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Raddoppio, Cisl: "Basta perdere tempo, si attuino progetti previsti o fondi a rischio"

28/12/2016 - 10:15

Il segretario generale della Fit-Cisl Toscana, Stefano Boni, si chiede che fine abbia fatto il progetto di raddoppio che il Comune di Montecatini ha chiesto da tempo a Rfi e che avrebbe dovuto essere presentato entro fine ottobre.

 

«Siamo ormai alla fine di dicembre e il dibattito sul raddoppio ferroviario Pistoia–Montecatini-Lucca è ancora incerto. I lavori del primo lotto, da Pistoia fino alle porte della stazione centrale di Montecatini Terme, stentano a procedere, mentre si susseguono le prese di posizione, sia dei comuni interessati che dei molti comitati, i quali, grazie alla preparazione e competenza, sembra abbiano sostituito le amministrazioni comunali sulle scelte infrastrutturali.

 

Chiediamo che alla fine prevalga il bene comune e che senza perdere altro tempo e denaro si attuino i progetti già previsti (e finanziati con 200 milioni dal governo e 235 dalla Regione), che consentano di raddoppiare i binari fra Pistoia e Lucca e di eliminare, grazie a cavalcavia o sottopassaggi, tutti i passaggi a livello.

 

 

In particolare per quanto riguarda Montecatini Terme, il Comune è chiamato ad assumersi tutte le responsabilità, sia in termini di sostenibilità ambientale, ma anche guardando al bene collettivo dei cittadini, in tema di mobilità, sviluppo e posti di lavoro. Ci dispiace evidenziare invece che si sta perdendo tempo; infatti le ferrovie non hanno presentato, entro il 31 ottobre 2016, alcun progetto alternativo come aveva chiesto il Comune, anzi è calato il silenzio e i bandi per il secondo lotto, che dovevano partire a gennaio 2017, sono morti.

 

I fondi stanziati, se non si spenderanno nei tempi previsti, verranno dirottati in altre infrastrutture ferroviarie, magari fuori dalla nostra Regione. Sostenere che nessuno deve mettere fretta all’amministrazione comunale rispetto alle scelte da prendere fa un po’ sorridere, perché dopo 40 anni ancora non c’è una soluzione condivisa. Allora vuol dire che si tenta di prendere tempo, per poi magari far decidere alla prossima amministrazione.

 

Quando si sceglie di governare, invece, bisogna assumersi la responsabilità: non basta dire no, ma occorre affrontare i problemi, coinvolgere i cittadini, sentire gli esperti, valutare tutte le ipotesi e poi decidere, senza perdere tempo e creare le opportunità di sviluppo del territorio che si è stati chiamati a governare.

 

Ricordiamo che i nuovi progetti in soprelevata, proposti dai comuni interessati, per il tratto Pieve–Montecatini, farebbero lievitare i costi di ulteriori 90 milioni di euro, mentre la sopraelevata nel tratto che attraversa Montecatini (circa un Km e mezzo) di ulteriori 30 milioni che non sono stanziati e quindi da reperire. C’è anche da tener conto che la soluzione sopraelevata comporterebbe la realizzazione di una infrastruttura alta da terra 4/5 metri, oltre l’altezza delle barriere antirumore per un totale di 12/15 metri, con effetto muro sopraelevato. Una scelta che comporterebbe anche la chiusura della ferrovia per almeno due anni, senza contare il nuovo impatto ambientale, l’aumento di traffico, il rumore, i costi di gestione/manutenzione lievitati e il fatto che i cittadini, quando apriranno le finestre, invece di vedere il sole si troveranno il treno a pochi metri di distanza».

 
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29/12/2016 - 11:07

AUTORE:
Vasco

Ho sempre pensato che un sindacato, uno dei tanti presenti sulla scena, non uno specifico, fosse l’organizzazione di tutela dei lavoratori, garante dell’equità sociale nonché soggetto che contrastava le disparità sociali e territoriali. Con rassegnazione devo dire, leggendo il comunicato del sig. Boni, che non ho capito niente. C’è un’altra possibilità, magari remota e cioè che chi non ha capito niente sia lui. RFI si era impegnata a presentare il progetto del tratto di Montecatini Terme entro il 31 ottobre e non l’ha fatto. Perché incolpare l’Amministrazione? Mi sfugge. Perché il sindacato da lui rappresentato non si è mosso per pressare pubblicamente RFI a mantenere gli impegni assunti ed a concretizzare un’opera mai messa in discussione da nessuno se non per il “come”. L’assenza del sig. Boni dalla scena del raddoppio ferroviario di Montecatini è sotto gli occhi di tutti i cittadini e, mi appare sospetta. L’Amministrazione, “una tantum”, si è assunta le sue responsabilità ed anche il Consiglio Comunale lo ha fatto. Le soluzioni non erano molte: raddoppio interrato, non fattibile, spostamento a sud della ferrovia, infattibile; sopraelevata, fattibile; a raso, fattibile. Il Consiglio Comunale di Montecatini si è espresso per il NO AL RASO. L’Amministrazione si è pronunciata per la sopraelevata. Credo che venga naturale pensare che sia RFI a dover dare indicazioni che dovranno essere poste all’attenzione dei cittadini. Quali sono le altre responsabilità che l’Amministrazione deve assumersi? Lei parla di costi ma, non parla di una divisione tra due zone di Montecatini che da troppo tempo lo sono e lei condannerebbe i due territori a restar tali per l’eternità. Mi scusi Boni ma, cosa dice? Lei non può fare interventi spot senza conoscere la reale situazione. Quando lei avrà tempo. Faccia un giro a Montecatini e dopo ne riparleremo. Un’ultima cosa se mi è consentito, parla di altezze, di impatto ambientale, di tempi di realizzazione. Lei non sa cosa dice ma, non è questa la cosa grave. La cosa grave è che lei queste cose le dice. Quando non si sa cosa diciamo è meglio il silenzio.
Vasco

28/12/2016 - 19:21

AUTORE:
France

Mi faccia capire Sig. Boni, quando dice che rischiamo di perdere i fondi, intende dire che lei preferisce spenderli male i soldi, ma spenderli?
Spero di aver capito male perchè questa affermazione mi sembra piuttosto grave.
Ma poi lei abita a Montecatini? Riesce a capire i problemi che creerebbe il raddoppio a raso?
I pendolari, fra i quali il sottoscritto, la ringraziano tanto del suo intervento per produrre un servizio migliore, ma che sia un'opera, non una schifezza che ci costa milioni di euro.

28/12/2016 - 11:49

AUTORE:
Luciano

Ma per fare 1.5 Km in sopraelevata servono 2 anni ???? Solo in Itaglia, vedasi Salerno- Reggio Calabria......tempi biblici. Poerannoi !!!