CIRCOLO RICREATIVO A.I.C.S.
Via Appalto, 13
51010 PONTITO (PT)

________________________________ci ha lasciato il ns. comune amico MAURO (classe 1936), dopo lunga malattia. Una grande passione per lo sport, una vita dedicata ad esso, il calcio in particolare, ma anche tennis, corsa campestre, bocce, e persino tornei di briscola e sagre paesane, pur di poter raccogliere i fondi per la sua grande passione. Ha amato Pontito moltizssimo, e ( - l'AICS Pistoia, conoscendo da sempre Licio Gaiozzi - presidente da sempre - ), sebbene non essendo nativo di Pontito, (ha sposato Graziella, che già a qui tempi non era più fissa a Pontito ma lavorava a Pistoia, credo come infermiera all'Ospedale) ha amato enormemente la ns. zona montana organizzando per generazioni attività sportive di ogni genere, da Pontito fino a Pescia ed oltre, coinvolgendo generazioni di giovani di S. Quirino Sorana Vellano. Pescia ecc. . . .), e quando qualcuno di loro arrivava a livelli abbastanza "alti" o era convocato nelle varie Nazionali di Calcio Giovanili a Coverciano (FI), gioiva per loro, come avesse vinto lui stesso uno scudetto di serie "A". Il tutto assolutamente senza alcun interesse dal punto di vista economico, anzi. . . . . tutti sanno quanto abbia rimesso soldi: Autovettura a disposizione di tutti, tempo tolto al lavoro,scarpe da calcio mai rimborsate da nessuno, magliette gratis, magari lavate pure dalla moglie Graziella, benzina, iscrizioni ecc... ecc....
Più di un anno fa, mi fece recapitare una lunghissima lettera, nella quale praticamente, anche se in modo un po' confuso, vi era la storia di tutta "la sua vita sportiva", mi chiedeva, diceva lui, (perche io sapevo scrivere meglio), e forse sarei anche stato in grado di farlo pubblicare sui giornali locali: IL Tirreno, e La Nazione, magari sulle Cronache di Pescia e Pistoia, non si dimenticava un nome dei suoi vecchi amici /giocatori o accompagnatori ancora in vita o morti magari da anni o addirittura decenni; (è stato anche dirigente/accompagnatore dell'U.S.Pescia ai tempi in cui era presidente il proprietario della vetreria). Gli telefonai dicendogli che quegli avvenimenti erano avvenuti decine di anni fa, e che forse oggi a pochi sarebbero interessati, così lui mi rispose: se lo credi, non facciamone di niente, ma si sentiva il suo desiderio, non di mettersi in mostra, ma di non poter abbandonare la passione di tutta una vita. (Forse si sentiva approssimarsi alla fine).-


Un Cordiale saluto.


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