Ma visto che anche il presidente stesso ammette che siamo un settore in crisi, non sarà il caso di mandare i 5 taxi della Pieve nel loro comune disdettando un accordo che si rinnova ogni due anni?

O bravo il nostro presidente , ci manca solo che ci racconti che i bimbi li porta la cicogna o che sei alto e con i riccioli biondi. Ti ricordi quando ci raccontavi che avevi preso una multa per eccesso di velocità in bicicletta? E da quel giorno sei partito con le novelle. Ma la colpa è nostra.

I comunicati del Consorzio non possono parlare di tangenti e caporalato , perché di quello non si deve parlare. Non vorrete mica che i grossi papaveri si diano la zappa sui piedi ? O che un albergatrice , seduta su una poltrona comunale , rompa un meccanismo che i suoi colleghi hanno messo in piedi da anni ? Vi ricordate Jonny Stecchino ? Il problema di Palermo è il traffico !!

In merito all'articolo del consorzio in questa pagina e che in questi giorni appare sulle pagine dei quotidiani locali vorrei fare più chiarezza.è vero sicuramente che il lavoro è calato in modo pauroso,l'articolo però parla solo dell'aumento delle tariffe,ma non si parla che sono stati presentati all'amministrazione comunale prospetti di turnazione per eliminare il più grande dei problemi che affligge la categoria ovvero il pagamento di tangenti che alcuni tassisti pagano a tutti quegli alberghi dove è ancora presente la migliore clientela per farsi chiamare,innescando al tempo stesso il caporalato perché quando sono impegnati e vengono chiamati prontamente a simpatia chiamano il collega amico per il servizio chiedendogli la tangente da dare all'albergo.questo sistema fa si che gli altri tassisti si arrangino in modo diverso facendosi clientela privata.questa è una giungla che l'amministrazione con il suo silenzio avalla.

Abbiate fiducia, vedrete che alla conferenza stampa questa amministrazione efficiente e trasparente ci illustrerà tutte le motivazioni causa di questo immobilismo . Ad oggi vige la legge della giungla e l' amministrazione è invisibile.

Grande Gianca bel pezzo , niente da dire con la penna ci sai fare ! Farai strada ! A poco ....a poco

Sono un medio utente del servizio taxi cittadino , che giudico mediamente buono . Spesso parlando con gli autisti , vengono fuori i problemi che indubbiamente hanno. Quello che mi viene incomprensibile è il loro modo di lavorare. Se il lavoro va diminuendo , sarebbe logico che si organizzassero turni di servizio , in modo da non farsi concorrenza selvaggia. Invece stanno tutto il giorno in macchina , ognuno ti propone il suo numero personale e la sua tariffa personale. Certo per noi utenti è una pacchia ma loro non sanno fare i loro interessi. Quello che mi raccontano poi sul lavoro negli alberghi è roba da terzo mondo , le solite storie italiane , piccole storie di squallida corruzione. Buon lavoro.

Non metto in dubbio che il momento sia difficile , lo è per tutti , ma non posso fare a meno di notare che a Montecatini ci sono un gruppetto di macchine Taxi che costano come appartamenti. Allora speriamo che alla conferenza stampa intervengano anche gli uomini in divisa grigio verde , perché ci sarà anche la crisi ma c'è anche qualcuno che fa il furbo.

Le cause della contrazione del lavoro vanno cercate in primo luogo nell' affermarsi delle gite organizzate, che ormai monopolizzano quasi totalmente il movimento turistico nella nostra città. È un fenomeno che viene da lontano e che andrà lontano. Ma, soprattutto, è del tutto indipendente dalle nostre aspettative.
A questo fisiologico calo di lavoro (i turisti che si muovono in gruppo non prendono il taxi) non si risponde peraltro invocando un aumento delle tariffe.
Un rialzo dei prezzi,come richiesto da alcuni tassisti, non farebbe altro che allontanare definitivamente la possibile utenza dal taxi.
Nei numerosi incontri già avvenuti da alcuni mesi a questa parte, è emersa la sola ed esclusiva volontà di
una minoranza assoluta di voler bloccare il lavoro degli altri piuttosto che di incrementare il loro.
Nel comunicato in questione si parla esclusivamente di controlli, concorrenza sleale e quant' altro.
Una città di 20.000 abitanti non può avere tre numeri pubblici di taxi .

La miseria che piangono taluni colleghi va ricercata in loro situazioni personali e particolari.
Situazioni che nulla hanno a che vedere col lavoro di tassista.
Vorrei aggiungere che abbiamo avuto diversi incontri con l'amministrazione che ci ha sempre detto di essere pronta a recepire le nostre richieste purché avessero una voce univoca.

Massimo Lardieri
Presidente Consorzio Taxi