BUGGIANO - Giuseppe Franchi ci invia un articolo sul recupero dei pannelli lungo il torrente Cessana.

"All'inizio del nuovo secolo, l'allora Consorzio  del Padule di Fucecchio e l'associazione culturale Buggiano Castello concorsero, attraverso un'inedita collaborazione, a opere di miglioria lungo il torrente Cessana. Il Consorzio restaurò gli argini e i ponti che attraversano il corso d'acqua fino a quello più a nord, piccolo ma anticamente prezioso per gli abitanti del Colle, denominato “Ponte di Maciste”.

L'associazione di Buggiano progettò l'installazione di pannelli descrittivi degli elementi che caratterizzavano storicamente il torrente: le fonti, i ponti, i bozzi, ma soprattutto gli antichi e numerosi mulini-frantoi, che per diversi secoli hanno costituito il fulcro dell'economia rurale della comunità di Buggiano. La ricerca storica fu affidata al professor Giuseppe Franchi.

Paolo Conti, assessore ai lavori pubblici dell'amministrazione comunale, allora guidata da Alfio Pellegrini, sostenne il progetto, curando la stampa e l'installazione dei numerosi pannelli, che però, con il passar dl tempo, si sono irrimediabilmente deteriorati e  divenuti ormai quasi illeggibili.

Conti, nominato dalla attuale amministrazione comunale “cittadino delegato” con il compito di tutelare le lapidi e la cartellonistica legata alle chiese ma anche al turismo rurale, si è attivato e ha curato il ripristino della cartellonistica trovando una apprezzabile condivisione della amministrazione comunale, che lo ha coadiuvato sostenendo economicamente il recupero.

Nel ripristino si è aggiunto anche un nuovo pannello che indica, a poche centinaia di metri dal Cessana, la presenza di un fragmento dell'antico acquedotto che portava l'acqua fino al castello di Bellavista, una struttura architettonica imponente, a tre archi, con lo stemma in pietra serena dei Marchesi Feroni, proprietari del Castello di Bellavista nel  Settecento.

Un intervento che, oltre a determinare  una fruizione piacevole da parte di coloro che compiono quotidianamente una passeggiata lungo il torrente , sottolinea il valore storico di un sito che risulta anche paesaggisticamente di grande  pregio".

La foto è stata scattata all'epoca del recupero della struttura dell'acquedotto di Bellavista che scavalca il torrente  che proviene da Stignano.