Apprendo con piacere che il Pd locale inizia a muovere i primi passi sul territorio locale per le prossime elezioni amministrative che si svolgeranno nella primavera 2019. Noto e confermo il mio stupore per il comportamento che il segretario del Pd locale sta tenendo con la attuale coalizione, in quanto dalla sua elezione, ed avendolo chiesto più volte, non c’è stata mai alcuna riunione di maggioranza. Vorrei ricordare e sottolineare, poi non lo farò più perché sembrano parole al vento, ma che si basano sui fatti, che l’attuale governo locale ha nelle sue casse elettorali un 10% portato da liste esterne, e che il Psi con il 2% consente sul territorio la “maggioranza politica”. Naturalmente “se” toccherà ancora a me rappresentare il partito, non sarò quello che “subisce” la scelta ne di un sindaco ne di un programma elettorale semplicemente da accettare e da firmare, come condizione per poter far parte di una nuova coalizione politica. Inoltre, esser pronti a realizzare una coalizione, non significa avere per forza qualcuno che vuole stare con te. In politica, deve essenzialmente e per il bene del territorio esistere dialogo, non proclami, e di dialogo, da un certo punto, qui nella bella Monsummano non ne ho visto più. Ne vogliamo davvero parlare?