Si avvia a chiusura l’86.a edizione del Micam, importantissima rassegna internazionale della scarpa che ha portato a Milano nei tre giorni di fiera oltre 1300 espositori. Fra di essi, i calzaturifici della Valdinievole, e di Pistoia in generale aderenti a Confindustria Toscana Nord: presenti come sempre in forze (Aldo’s-Hundred Srl; Alberto Gozzi Spa; Luca Grossi Srl;Stokton Srl; Bobo Shoes Srl; Indios Shoes Srl; Madaf Srl; Montemario Srl; Navayos Srl; Gam Srl; Lussy Srl; Dimex Srl: The Flexx; Chelman Srl).
“Avevo ragione quando espressi, alla fine della passata edizione di Micam, il desiderio che la fiera fosse posticipata almeno di un paio di settimane – afferma Marco Fagni, presidente del Consorzio Toscana Export Shoes e titolare del cazaturificio Madaf -; questa calendarizzazione favorisce la maggior partecipazione di clienti soprattutto dall’estero (peccato per i clienti cinesi, bloccati in aeroporto dalla furia del tifone Manghut). La domanda straniera è ormai quella che ci garantisce il lavoro, e i clienti più affezionati non sono mancati anche a questo appuntamento milanese. Il mercato interno continua a soffrire e neppure la nostra politica dei prezzi, che cerchiamo di mantenere immutati, vale a recuperare terreno e una fetta di mercato che, nel passato, ci ha dato grandi soddisfazioni”.
L’analisi di Fagni corrisponde al quadro congiunturale e ai dati export di settore disegnato dal Centro Studi Confindustria Toscana Nord; che parlano di crescita degli ordini dall’estero (+2,1% tendenziale dopo +8,9% nel primo) e di lieve frenata degli ordini interni (-3,6%), indicando un comparto che continua a segnare risultati di crescita sul territorio, secondo uno schema che negli ultimi due anni è rimasto sostanzialmente inalterato, dove la produzione è aumentata, soltanto con una piccola decelerazione rispetto ai primi mesi dell’anno (+7,2% tendenziale nel secondo trimestre dopo +11,7% nel primo). Anche per quanto riguarda le previsioni, ancora dalla domanda estera ci si attende una possibile crescita.