Confesercenti, Confcommercio, Apam, Assohotel e Confindustria Turismo intervengono congiuntamente sulle Terme.

"La rappresentanza delle categorie del turismo, alberghi e commercio, che si esprime in forma unitaria attraverso il lavoro del laboratorio per le Terme, richiama nuovamente e con determinazione gli amministratori pubblici, ciascuno sia nei proprio ruoli istituzionali che come soci della società Terme, a un impegno serio e fattivo, per uscire dalla crisi del prodotto termale cittadino.

Siamo fermamente convinti che il rilancio di Montecatini come città termale, porrebbe le condizioni per un miglioramento complessivo, sia per le imprese che per il cittadino: maggiore attrattiva per investimenti, nuovi posti di lavoro, più risorse economiche a disposizione, maggiore frequentazione della città, andrebbero a migliorare anche la qualità della vita con indubbi benefici anche per quanto riguarda la sicurezza, l'ordine pubblico e i valori patrimoniali dei singoli cittadini.

Per arrivare a questo riteniamo sia inderogabile: avviare velocemente l'iter per l'assegnazione in concessione dello stabilimento Leopoldine nel rispetto delle norme (a partire dalla legge Bassanini), ma con attenzione alla effettiva sostenibilità degli investimenti da effettuare in ragione di un progetto serio e credibile di cui occorre averne l'effettiva contezza. Se ci sono contenziosi che lo impediscono, devono essere rapidamente e utilmente risolti; realizzare una progettualità complessiva del compendio termale che tenga conto della proposta Leopoldine e della necessità di sviluppare anche la parte termale tradizionale sanitaria attraverso affidamento in gestione ad aziende leader del settore; adottare un modello gestionale del patrimonio immobiliare termale strategico che tenga conto delle opportunità che potrebbero derivare dal riconoscimento, da parte dell'Unesco, degli stabilimenti termali come patrimonio dell'umanità.

Nel contempo e fin da subito, occorre recuperare le carenze riscontrate della gestione aziendale corrente, realizzando quei piccoli ma necessari investimenti per offrire al meglio le nostre potenzialità. Fra questi, ci rientrano sicuramente quelli indispensabili alla necessaria revisione di prodotto sotto l’aspetto qualitativo (un aggiornamento ben valutato, per svecchiare e migliorare il prodotto, strutturato sulla scorta dei nuovi criteri della medicina), cui far seguire una comunicazione degna di questo nome, adeguata a quanto le buone pratiche dei competitor evidenziano, appoggiandosi anche, e a costo zero, alla capacità comunicativa delle 116 strutture alberghiere cittadine.

Ricordiamo inoltre che le associazioni  sostengono da tempo la necessità di dotare la struttura termale della competenza di un consulente con provata esperienza e risultati acquisiti nel settore specifico, che aiuti Montecatini in questi passaggi cruciali. 

Come categorie imprenditoriali siamo state in silenzio negli ultimi mesi per non intralciare le operazioni in corso e di cui eravamo al corrente. Adesso non possiamo più tacere e di fronte alla costante perdita di profitti e fatturato è nostro dovere far sentire il peso degli imprenditori del turismo e del commercio che rappresentano i due settori trainanti di tutta l’economia di Montecatini Terme".