Confcommercio interviene sul ponte dei Mandrini.

“Apprendiamo dal cronogramma dei lavori strutturali al Ponte dei Mandrini che è possibile arrivare alla sua riapertura nei primi giorni di settembre, con alcune limitazioni al traffico.
 
Non possiamo non evidenziare come questa scadenza comporti ingenti danni alle aziende del territorio, soprattutto a quelle operanti in Val Sestaione che si trovano a perdere i ricavi dell’intera stagione estiva.
 
Viene infatti a mancare la viabilità alternativa alla strada statale che collega la Val Sestaione con Abetone, utilizzata per questioni di carattere turistico da escursionisti e amanti del trekking per raggiungere numerosi sentieri e non solo. Questa situazione ha infatti comportato l’annullamento della storica gara di rally Lima-Abetone che ogni anno richiama gruppi di appassionati, in aggiunta ai disagi arrecati a manifestazioni recenti.
 
La chiusura al traffico del ponte da quasi 3 mesi è soltanto una delle conseguenze dell’evidente debolezza del sistema infrastrutturale della Montagna Pistoiese, che si somma – fra le altre – alla permanente e duratura chiusura sella Strada Statale Porrettana. Una debolezza questa che ricade inevitabilmente sulla tenuta del sistema economico e demografico dell’area, determinando – come abbiamo visto negli anni – la chiusura di attività e il suo spopolamento.
 
È per questo che come Confcommercio chiediamo con decisione che siano individuate delle misure di risarcimento per le aziende coinvolte dalla chiusura del Ponte dei Mandrini, necessarie a tamponare almeno in parte i danni subiti negli ultimi mesi.

La Regione Toscana ha già provveduto per eventi analoghi a individuare risorse dedicate alle imprese, che mai come in questo caso risultano indispensabili.
 
Se anche solo una delle imprese della zona dovesse cessare la sua attività a causa di questo evento, sarebbe una ferita immensa per l’intero sistema imprenditoriale e una perdita che non ci possiamo assolutamente permettere.
 
È quindi evidente l’urgenza di investire in modo complessivo su interventi strutturali che garantiscano un futuro di ripresa e di crescita alla Montagna, alle sue aziende e ai suoi abitanti: senza viabilità e senza collegamenti non può esserci sviluppo”.