I genitori della scuola media dell'Ic “Libero Andreotti” (classi 1A, 1B, 1C, 1F, 1G, 1H, 2A, 2B, 2C, 2D, 2E, 2F, 2G, 3C, 3D, 3F, 3G, 3H), delle 5A e 5B primaria Simonetti – Ic “Rita Levi Montalcini” e 5 TN primaria Valchiusa – Ic “Libero Andreotti” scrivono una lettera a Mirko Fleres, delll'ufficio scolastico regionale.

"Siamo genitori di studenti iscritti alla scuola media dell'Ic “Libero Andreotti”. Abbiamo letto sulla stampa che per il prossimo anno scolastico, a causa del calo demografico, saranno tagliate 41 cattedre nella provincia di Pistoia.

Poiché anche nell'istituto che frequentano i nostri figli c'è stata una diminuizione di iscritti, temiamo che non si possano formare le consuete classi. Ci auguriamo che la situazione che stiamo vivendo preveda una revisione dei parametri del passato. Classi prime meno numerose sono più facili da gestire in sicurezza. I bambini delle classi quinte della scuola Primaria provengono da tre mesi di didattica a distanza che, grazie ai loro insegnanti, ha continuato a formarli, ma li ha comunque privati di un percorso di passaggio. Classi meno numerose li aiuteranno in questo delicato inserimento in un nuovo ciclo, in condizioni che ancora, purtroppo, non possiamo prevedere.

Il taglio di organico penalizzerà anche gli studenti già iscritti all'istituto perché per molti non sarà garantita la continuità didattica. Riteniamo invece che sia necessario mantenere quanto più possibile gli stessi insegnanti, quelli che hanno guidato i ragazzi anche nella dad (con il rischio di tornare a momenti di didattica a distanza). Questi sono gli insegnanti che li hanno accompagnati in un anno particolarmente difficile, che conoscono i bisogni dei nostri figli, uno per uno. Sono gli insegnanti che possono completare le programmazioni l'anno prossimo ed aiutare a recuperare chi ne avesse bisogno, nonché a sostenere e rassicurare i ragazzi qualora l'epidemia dovesse ripresentarsi.

I nostri figli hanno bisogno di punti di riferimento, oggi più che mai. Ci affidiamo a lei affinché possa intervenire direttamente sulla questione posta, oppure farsi portavoce delle nostre istanze presso l'Usr e il Miur".