MONTECATINI - Non sia la nomina di un assessore la sola strategia politica per il turismo dell’amministrazione comunale. E’ questo l’appello di Federalberghi Apam, il cui consiglio direttivo si è riunito in questi giorni per discutere dei momenti drammatici che sta vivendo il settore economico più importante del territorio.
 
«In questo momento – dice il presidente dell’Apam Carlo Bartolini – parlare di un nuovo assessore come se fosse una risposta taumaturgica a tutti i problemi di Montecatini è quanto meno riduttivo. Si tratta, invece, solo di una precondizione, laddove quello che in verità manca alla nostra realtà è una precisa strategia politica per il turismo. Certo, un assessore con cui poter interloquire costantemente è necessario, lo diciamo da diversi mesi, ma è una condizione non certo sufficiente a rompere questo stallo che si protrae ormai da troppo tempo. Continua, infatti, a essere assente una strategia di medio e lungo periodo dal punto di vista di indirizzi fiscale, urbanistico e di prodotto (che ancora non è ben definito)».
 
Per l’Apam si dovrebbero intanto iniziare a dirottare verso la loro “naturale” destinazione i soldi derivanti dalla tassa di soggiorno. «Quanti di questi – chiede Bartolini – ne sono stati spesi per il turismo? Dove sono andati a finire tutti gli altri? Se c’è un progetto più ampio, del quale non siamo purtroppo a conoscenza, ce lo dicano, lo rendano pubblico. A oggi assistiamo solo a sterili discussioni su assessori tecnici o politici, laddove si dovrebbe parlare di come valorizzare il nostro prodotto termale, l’unico che ci potrebbe far lavorare in questo momento, di come preparare la città ad accogliere al meglio i turisti, di come organizzare una comunicazione degna di nota. Insomma, di come investire al meglio il milione e trecentomila euro della tassa di soggiorno».
 
«Servono – conclude Bartolini – decisi cambi di passo, una prospettiva di continuità, una visione politico-strategica per la città, per le Terme e per tutta l’economia turistica cittadina. Basta aspettare Godot sotto l’albero e lasciare ad altri il compito di disegnare il futuro del territorio. Gli imprenditori sono ancora pronti a fare la loro parte, ma l’amministrazione inizi almeno dall’Abc e definisca quanto prima una puntuale strategia pluriennale per il futuro. Lo fanno altre realtà, anche meno turistiche e importanti e con meno risorse della nostra: perché non dovrebbe farlo una città come Montecatini? L’ambito turistico Montecatini e Valdinievole, in cui siamo impegnati in prima persona, non deve rappresentare l’alibi per impedirlo. Lo ripetiamo, non si pensi di risollevare l’economia e il turismo delegando tutto a un assessore, peraltro, sulla base delle precedenti esperienze, con limitatissime risorse».