Acqua dell'Elba Nico Basket - Pallacanestro Femminile Prato 77-57
Due vittorie e tre sconfitte nel bilancio dell’ultimo weekend del Pistoia Basket Junior.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 annuncia di aver raggiunto un accordo fino al 30 giugno 2025 con l’ala Maurice Kemp Junior. Il giocatore indosserà la maglia numero 9.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l’ala americana Elijah Childs.
Dal 21 al 24 novembre va in scena la prima tappa della fase eliminatoria della Ibsa NextGen Cup 2025.
Le statistiche rappresentano gli ingredienti dei record e ogni primato dà vita a tantissime curiosità.
As Estra Pistoia Basket 2000 comunica che, in occasione dell’ultima assemblea del consiglio di amministrazione del club, è stato ratificato l’ingresso di una quinta persona che ricoprirà il ruolo di consigliere.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con il pivot Luka Brajkovic.
Tra tagli e disservizi, la sanità pistoiese presenta da tempo molte criticità. Ma la diffida mossa dal governatore toscano Enrico Rossi al direttore generale della Asl 3 Alessandro Scarafuggi per via della gestione della Asl di Massa, dove Scarafuggi esercitava prima di giungere a Pistoia, oggi non fa che acuire le problematiche esistenti.
A farlo presente è il Pdl pistoiese che questa mattina, nella sede del partito in via Baglioni, ha tenuto una conferenza stampa proprio a questo proposito.
Il timore espresso dal Vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana Roberto Benedetti, dalla Responsabile regionale della Consulta Sanità e Politiche sociali del Pdl Annamaria Celesti e dal Coordinatore provinciale Vicario Alessandro Capecchi è che la sanità pistoiese rimanga del tutto paralizzata dinanzi alla nuova situazione.
«Come opposizione – ha spiegato Capecchi introducendo l’incontro – siamo in un disagio fortissimo, dovuto all’aver sempre denunciato la situazione affatto rosea della sanità pistoiese.
Di certo il clima di incertezza alimentato oggi dalla diffida presentata da Rossi a Scarafuggi, con la paralisi decisionale che forzatamente ne consegue, non aiuta quel recupero di efficienza del settore che da tempo riteniamo necessario». Del resto, ha sottolineato Benedetti, i problemi della sanità non sono cosa dell’ultim’ora: «La crisi della sanità toscana – ha spiegato – è sancita non tanto e non solo da noi, ma da ben due sentenze della Corte costituzionale che bocciano da un lato la configurazione giuridica delle Società della Salute, emblema stesso del decantato modello toscano, dall’altro i meccanismi e le procedure concorsuali della Fondazione Gabriele Monasterio.
E’ la prova che le nostre posizioni non sono mai state pregiudiziali, bensì basate su osservazioni concrete. Se a tutto questo si aggiunge la voragine nei bilanci della Asl 1 di Massa Carrara su cui indaga la procura e che potrebbe essere solo la punta di un iceberg, ecco completarsi il quadro di un fallimento. Che, temiamo, non verrà gestito da una giunta regionale immobilizzata dagli scontri in maggioranza di cui sono prova le posizioni dell’assessore all’urbanistica Anna Marson, arrivata a rimettere in discussione persino la realizzazione dei quattro nuovi ospedali tra cui quello di Pistoia.
Di queste contraddizioni parleremo mercoledì mattina in una seduta speciale del Consiglio regionale. Intanto però, d’accordo con il Vicepresidente della Commissione Sanità Stefano Mugnai, chiediamo a Rossi di riferire davanti alla Commissione d’inchiesta sulla Asl 1». Insomma, secondo il Pdl siamo spettatori della fine di una leggenda: «Sono crollati – attacca Celesti – il mito e la credibilità stessa di quel modello sanitario toscano a cui avevano dato credito anche ministri del centrodestra e sul quale l’allora assessore alla sanità Enrico Rossi ha costruito la sua ascesa a presidente della Regione Toscana.
Dietro quell’immagine si nascondeva una gestione inefficace e clientelare della sanità, di cui il caso-Massa è la prova e a cui si aggiunge un sistema regionale dei controlli che evidentemente non ha funzionato. Le responsabilità politiche di questo è tutta di Rossi, dato che i bilanci delle Asl anno dopo anno sono stati certificati, approvati e ripianati dalla Regione. Fino al disastro.
Per questo adesso attendiamo
che Rossi si assuma le sue responsabilità. Venendo a Pistoia – conclude Celesti – siamo davanti a una sanità sottofinanziata ormai da anni rispetto alle province limitrofe di Prato e Lucca, e ciò malgrado l’alta percentuale di popolazione anziana. Le disfunzioni sono evidenti nelle liste di attesa per la diagnostica e per gli interventi ordinari, ma anche nei tagli già annunciati ai servizi ospedalieri di San Marcello Pistoiese (chirurgia) e Pescia (pediatria).
In questo panorama abbiamo una SdS della Valdinievole che in nove anni non è riuscita a incidere sulla qualità delle prestazioni e un direttore generale sotto diffida da parte di chi lo ha nominato e, dunque, in oggettivo stato di debolezza. Non possiamo che confidare nella Conferenza plenaria dei sindaci affinché, al di là delle appartenenze politiche, si sappia trovare unità di intenti per garantire ai pistoiesi la tutela della salute».