E’ amaro il debutto assoluto sulla panchina dell’Estra Pistoia Basket per il neo coach Gasper Okorn.
Una gara altamente competitiva, con carabine e pistole ad aria compressa, che ha richiamato, sulle linee di tiro quasi tutti i tesserati della locale sezione di Tiro a segno.
In una giornata di sole ma fredda si è disputata nella località di Caserana, frazione del comune di Quarrata, l’edizione numero 26 della classica gara podistica denominata <<Cronocaserana>>.
Dopo poco più di una settimana dal suo arrivo in casa Estra Pistoia Basket, e avendo già archiviato la partita di Brescia con il vice Tommaso Della Rosa al suo posto in panchina, è tempo di presentazione del neo coach Gasper Okorn.
Virtus Bologna – Estra Pistoia 57-67.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 annuncia di aver perfezionato l’accordo, fino al prossimo 30 giugno, con il pivot Derek Cooke Jr. Il giocatore indosserà la maglia numero 10.
Ultime gare del 2024 per i podisti della Silvano Fedi, che hanno chiuso l’anno con 131 successi e una valanga di ottimi piazzamenti.
E’ tempo di presentazione del responsabile delle relazioni esterne di Estra Pistoia Baskt, Dario Baldassarri che già fa parte del consiglio d’amministrazione del club.
I corsi sono rivolti ai principianti, sono pomeridiani e non hanno una durata definita.
"Raccontami un libro", di Ilaria Cecchi
MONTECATINI - Oggi un altro pezzo di storia cittadina, legata all'ippodromo Sesana, ci ha lasciato.È morto Antonio Casini, conosciuto da tutti gli appassionati di cavalli come "fiatata". Soprannome dovuto alla sua abilità di suggerire nei pronostici cavalli "nascosti", capaci di sovvertire le previsioni.
Era un grande conoscitore degli equini, artiere sopraffino , ha lavorato sia con trottatori che galoppatori, cosa rara. Per illustrare le sue capacità basta un solo esempio . Siamo negli anni 80, il trotto toscano ha uno dei migliori preparatori nazionali il mito Nello Bellei, e Antonio Casini nota un cavallo che Bellei allena, senza particolari risultati. Dopo una piccola trattativa (la scuderia Kyra non vendeva facilmente) Antonio acquista Simeto e in breve lo porta a livelli impensabili e, credetelo, sono pochi quelli che hanno migliorato un cavallo di Bellei.
In quel periodo Antonio Casini, spirito zingaro , si trasferì a Taranto dove si correva su piste private ma era in costruzione l'ippodromo Paolo VI. Lì era amato e ammirato, tanto che diventò il braccio destro di Donato Carelli, proprietario dei migliori cavalli del Sud e del nuovo ippodromo tarantino.
Certo Antonio Casini non era perfetto, era un "toscanaccio", cocciuto e polemico, le cose non le mandava a dire, senza complimenti. Questo non lo ha fatto amare da tutti, ma per lui non era un problema.
Ha cercato di difendere fino in fondo la categoria degli artieri ippici, quando la piaga del lavoro "nero" si è allargata a macchia d'olio e ha fatto suonare diversi campanelli d'allarme, purtroppo inascoltato, sulla china disastrosa che l'ippica stava prendendo, con previsioni che oggi sono realtà.
La sua vena polemica e la sua sincerità si palesavano in tanti ambiti, ippica, politica, impegno civico e le sue discussioni nel suo rione Biscolla, a un tavolo dell'osteria Gialdini, rimangono nei ricordi di tutti.
Adesso ha voltato pagina, dopo una lunga malattia che ha affrontato a viso aperto, ma sicuramente il suo spirito non morirà, sarà ancora al centro di discussioni, ovunque sia. Ci mancherai tanto, "uomo di mille battaglie" ma orgogliosi di averti conosciuto con le tue qualità e i tuoi difetti, mai banale.