INTERVENTO

PONTE BUGGIANESE - Già l’hanno scorso il Sindaco Galligani e la maggioranza di Centrosinistra avevano dato prova di quanto tenessero in considerazione le tradizioni del nostro Popolo ed il sentimento religioso della stragrande maggioranza degli italiani, opponendosi alla presenza del Crocefisso in aula consiliare, adducendo come pretesto dubbie motivazioni di sapore europeo. Adesso la Grande Camera della Corte europea dei Diritti dell'uomo di Strasburgo si è pronunciata definitivamente a favore dell’esposizione del Crocefisso negli edifici pubblici, ma ha quanto pare gli amministratori di Ponte Buggianese si sentono parte di un altro continente poiché perseverano nel chiudere la porta al simbolo della Cristianità e della cultura occidentale.

Ma è in questi giorni che il primo cittadino ha raggiunto l’apice della dissacrazione e del disprezzo nei confronti delle convinzioni religiose e culturali dei cittadini, convocando la riunione del Consiglio Comunale la sera del Venerdì Santo, giorno che per i cattolici e non solo riveste un’importanza unica all’interno del calendario, essendo il vertice della Passione di Gesù Cristo. Così secondo gli intendimenti del Sindaco, mentre in tutto il mondo i fedeli si ritroveranno a celebrare il pio esercizio della Via Crucis, meditando i misteri della Passione e Morte di Nostro Signore, i Consiglieri Comunali di Ponte Buggianese saranno intenti ad approvare o bocciare i punti all’ordine del giorno a colpi di alzate di mano.

E non vogliamo nemmeno immaginare la scena grottesca che si creerebbe quando la processione dei fedeli oranti, che accompagnano Gesù Morto per le vie del paese, passasse sotto l’aula consiliare. Forse il Sindaco si metterà ad urlare per sovrastare l’eco dei canti e delle preghiere amplificate provenienti dalla strada? Oppure si affaccerà dalla finestra per invitare i penitenti ad avere rispetto dei lavori del Consiglio e fare più piano? Sarebbero senz’altro comportamenti poco dignitosi ma meno ipocriti della scelta di sospendere temporaneamente i lavori, quando l’inopportunità di convocarli era nota fin dall’inizio.

Ad aggravare poi la nefasta decisione è il fatto che argomento della suddetta riunione sarebbe la discussione ed approvazione del Bilancio di Previsione 2011 e Triennale 2011-2013 ed il Piano delle Opere Pubbliche, con tutti gli atti collegati, ossia l’argomento più importante e significativo all’attenzione del Consiglio Comunale, visto che rappresenta la definizione complessiva di tutte le opere e delle attività che l’Amministrazione Comunale andrà a svolgere nel corso dell’anno. Si noti bene che tale deliberazione dovrebbe avere luogo di norma entro il 31 dicembre dell’anno precedente, termine che è stato prorogato poi al 31 marzo ed in seguito al 30 giugno prossimo. Non soltanto quindi il Sindaco ed il PD pontigiano sono colpevoli di non aver portato il punto in discussione nei tempi originariamente previsti, nonostante il Sindaco stesso si fosse impegnato a farlo entro il 31 marzo, ma ora pur potendolo fare nei giorni successivi alla Settimana Santa ed alla Pasqua, hanno scelto proprio uno dei giorni più sacri dell’anno.

I Consiglieri Comunali del Gruppo "Il Popolo del Centro Destra" Andrea Cecchi (PDL) e Mirco Tognarelli (La Destra) annunciano fin da ora che a malincuore, considerati gli argomenti trattati, non parteciperanno al Consiglio Comunale qualora si decidesse di mantenerlo il Venerdì di Passione, come segno di protesta verso una tale scellerata decisione ed atto di solidarietà nei confronti di tutti gli italiani credenti o meno che si sentiranno offesi da tale scelta. Danno la propria disponibilità a partecipare in data diversa, a cominciare dal 25 aprile in poi …

Il Capogruppo Consiliare, Il Consigliere Comunale
Andrea Cecchi,  Mirco Tognarelli