Se chiedessimo ai nostri nonni cosa significa la parola fitness probabilmente con espressione sbigottita ci inviterebbero a ripetere la domanda.

Se chiedessimo loro cosa è il miglio o la segale sicuramente sarebbero capaci di trasmetterci nozioni utili e sconosciute.

E’ necessario guardare avanti senza dimenticare e trascurare quanto di buono abbiamo alle spalle.

L’ alimentazione è una gioia/cruccio dei giorni nostri fornendoci energia, gusto e calorie a volontà ma anche sovrappeso e disordini alimentari a volte gravi e dannosi per la nostra salute.

Le nostre origini possono essere un valido riferimento su cosa e come mangiare e infondere una cultura dell’ alimentazione che ci faccia star bene senza accumulare grasso in eccesso.

Il primo passo necessario perché tutto ciò avvenga è la volontà! La volontà di non essere né pigri né ignoranti per approfondire elementi semplici alla portata di tutti.

Abbiamo nei decenni sostituito le fibre con cereali sempre più raffinati che poco hanno a che fare con le reali esigenze del nostro organismo. Iniziamo con il ritorno ai chicco integrale, i vantaggi derivanti dal consumo di cibi integrali vanno in gran parte ricondotti all'aumentato apporto di fibra.

La fibra alimentare infatti: aumenta il senso di sazietà e facilità il transito intestinale, riduce l'assorbimento di grassi e colesterolo, riduce l'assorbimento di sostanze cancerogene, riduce il rischio di sviluppare alcuni tipi di cancro.

Altri vantaggi importanti derivano dall'aumentato apporto di vitamina E (nel caso degli oli vegetali, la raffinazione ridurrebbe il contenuto di tocoferolo ed acidi grassi essenziali, fondamentali per la nostra salute) e di alcune vitamine del gruppo B.

Inoltre i cibi integrali hanno un indice glicemico ed un contenuto calorico inferiore e sono pertanto indicati nelle diete dimagranti (a condizione che l'integrale non diventi un pretesto per mangiare di più poiché le differenze caloriche tra i due alimenti sono, tutto sommato, modeste).

Questa premessa ci apre una prospettiva nuova verso tutto quello che scegliamo per esser cucinato e mangiato, quindi il primo step utile riguarda l’ opzione verso il naturale (meglio se bio) invece del raffinato e creato per piacere a tutti I costi.

Lo zucchero semplice da cucina può essere sostituito da miele, sciroppo d’ acero o succo di agave (buonissimi).

La pasta può essere sostituita con una varietà di cereali deliziosi, con tante fibre e addirittura con una buona percentuale di proteine come: kamut, miglio, quinoa, mais, amaranto, avena, grano saraceno, tapioca, segale e riso integrale.

La nostra dispensa può essere arricchita da legumi di tutti I tipi che si alternino al consumo di carne come fagioli, ceci, cicerchie, tutti apportatori di preziosi aminoacidi e minerali utilissimi.

Possono essere limitati I prodotti lievitati e I latticini ma questo argomento intenso e affascinante merita più spazio e sarà approfondito in seguito all’ interno della rubrica “Dica 33”.

Oltre ad augurare una felice stagione in movimento mi sento di aggiungere: “Buon appetito!”
 
Gabriele Giachi
Meeting Club Manager