Si allarga e si potenzia ulteriormente la rete assistenziale sul territorio con la piena collaborazione ed il sostegno anche delle farmacie pubbliche e private ai progetti aziendali ed in particolare quelli rivolti ai pazienti cronici.
Nei percorsi attivati sul territorio di presa in carico dei malati cronici (diabetici, ipertesi, ecc…) ora anche i farmacisti faranno parte dei team multi professionali già composti dagli operatori socio sanitari (medici di medicina generale, medici di comunità, infermieri, assistenti sociali, ecc…).
La collaborazione interdisciplinare fra gli operatori dell’Azienda sanitaria e quelli del territorio, quindi, cresce ulteriormente per una migliore cura e gestione delle patologie.
L’annuncio è stato dato nell’ultima Conferenza dei servizi in piena sintonia con quanto declinato anche nel nuovo Piano sanitario e sociale integrato regionale.
“In particolare – ha evidenziato il direttore generale Alessandro Scarafuggi- la regolarità nell’assunzione dei farmaci, sotto la prescrizione del medico di medicina generale, è fondamentale nella riuscita della terapia; aiuta a scongiurare situazioni critiche per l’assistito cui fa fronte con cure impegnative e di alto costo e nel medio periodo –ha proseguito il DG- dovrebbe consentire quell’allocazione appropriata delle risorse cui mira l’azione della AUSL”. 
Esempi di collaborazione tra Ordine dei Farmacisti e Ordine dei Medici, sono già stati avviati sul territorio pistoiese con il progetto sperimentale “Abbiamo a Cuore il Tuo Cuore”. “E’ un’iniziativa concreta –spiega Andrea Giacomelli –Presidente dell’Ordine dei Farmacisti- perché ricordiamo ai pazienti cardiopatici la regolare assunzione delle statine, farmaci che riducono il colesterolo e che vanno assunti con continuità: l’adesione regolare alla terapia migliora nettamente i risultai terapeutici ottenuti. I vantaggi per i pazienti sono notevoli”.
Altre iniziative sperimentali, sempre finalizzate ad ottimizzare l’assistenza al malato, sono allo studio in un tavolo Aziendale che vede partecipi i medici di medicina generale, specialisti e rappresentanti dei farmacisti.
Il progetto di collaborazione mira peraltro ad attribuire al farmaco quel ruolo di prodotto etico che non dovrebbe essere soggetto alle sole leggi del mercato, anche per quanto riguarda le modalità di distribuzione