Hanno provato ad acquistare un tablet da 1.500 euro da Euronics, ma il sistema ha riscontrato delle anomalie nelle carte di credito e sono stati arrestati con l'accusa di detenzione e indebito utilizzo di carte di credito clonate. Protagonisti sono due cittadini cinesi (un uomo di 41 anni e un adonna di 35) che la polizia suppone facciano parte di un'organizzazione di livello internazionale.   

Alla cassa del magazzino si è presentata per prima la donna, ma il pagamento è stato rifiutato per mancanza di abilitazione della carta. Poco dopo ci ha provato l'uomo (che ha cercato di acquistare lo stesso prodotto con una carta diversa), ma anche in questo caso la transazione è stata interrotta. La cosa ha insospettito il responsabile del punto vendita, che ha bloccato l'uscita e chiamato la polizia. I due sono quindi stati portati in commissariato e durante il tragitto in auto l'uomo avrebbe messo in atto due episodi singolari: dapprima avrebbe cercato di strappare in molti pezzi un foglio di carta (poi ricomposto e dal quale sono emersi gli orari e le date di precedenti acquisti in diverse zone d'Italia per un totale di circa 3.000 euro), poi ha tentato di piegare e nascondere sotto il sedile una carta sim di uno dei tre telefonini in suo possesso. Da una successiva  perquisizione, sono emerse in totale sette carte di credito American Express, perfettamente clonate e risultate intestate a 5 cittadini sudafricani, un giapponese e un americano. L'uomo e la donna avevano anche documenti falsi.