Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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UZZANO
Parchi pubblici e palestre: "E il cittadino paga"

3/7/2012 - 20:06

Piergiovanni Fontana e Giovanni Michelotti, ex consiglieri comunali per la lista "Per Uzzano città, no dormitorio", scrivono questa lettera.

"Caro Giannelli abbiamo lasciato passare un mese dal suo intervento, non perché non volevamo risponderle, ma perché vista la trascorsa animosità di alcuni ex personaggi locali in cerca di “nuove” ribalte politiche e ritenendo che non sarebbe spettato a noi, semplici cittadini, abbiamo voluto aspettare repliche e chiarimenti più autorevoli e più aggiornate sugli argomenti uzzanesi.

Noi non sappiamo, sebbene siano vari anni che gli stiamo cercando, dove sono i 60.000 metri quadrati di parchi pubblici che spettano per legge ai nostri concittadini; una volta l’ex sindaco Pappalardo, in consiglio comunale, ci disse che ce li avrebbe mostrati con una passeggiata in bicicletta che però non c’è mai stata. Di un piccolo terreno definito “parco pubblico esistente” in via di Santa Lucia, le possiamo dire che oggi è un terreno invaso dalle erbacce e classificato “B3” (costruttivo) e quindi non sarà mai a disposizione degli uzzanesi, un’altra porzione più grande è quella vicino alla “utilissima” rotonda di Sant’Allucio, dove organizzammo un pic nic alcuni anni fa con la presenza della stampa locale e di un consigliere provinciale ancora in carica, è rimasta come al tempo un campo privato incolto, dove non fu possibile accedervi per il nostro pic nic e tanto meno, ancora oggi, è possibile soggiornare o semplicemente provare ad entrarci, un’altra grossa area sempre “parco pubblico esistente” è il campo sportivo recintato e chiuso ai non autorizzati, un’altra zona ancora è il vasto parco alla ex fornace Cecchi, realizzato a scomputo d’oneri, peccato che non è ancora a disposizione dei cittadini perché non è mai stato fatto anche se gli oneri sono stati risparmiati dai costruttori.

A proposito della piccola area a verde pubblico relativa all’intervento di recupero dell’ex vetreria, di cui ci chiede, ci risulta che dal 2006 è definita dall’amministrazione in “fase di attuazione”, i “lavori fervono”, quanto prima dato lo stato di avanzamento delle opere saranno completati e finalmente entreranno nella piana disponibilità dei residenti (ovviamente, tutto se tali lavori realmente inizieranno), nel frattempo gli uzzanesi potranno trascorrere il loro tempo libero all’ombra degli alberi nell’altro vicino “parco pubblico esistente” il parcheggio dietro la Banca di Pescia.

Lo Stato, come dichiarato dall’amministrazione, ha tagliato al nostro comune fondi per euro 420.000 e quindi i nostri amministratori hanno pensato bene di aumentare l’aliquota IMU, l’addizionale IRPEF, il trasporto scolastico e la mensa scolastica, facendo si che per i residenti di Uzzano valga il famoso detto “becchi e bastonati”, i parchi pubblici non ce li danno, ma ci svuotano ugualmente le tasche; negano i nostri diritti di legge e quindi sono nostri debitori, ma i nostri soldi gli vogliono subito. In compenso si realizza l’ennesima palestra con una tensostruttura, quando ne esiste già una “pubblica” (privata ma convenzionata con la pubblica amministrazione?) ed è stato già espropriato il terreno in prossimità del complesso scolastico “la Pineta” per realizzare il futuro Palazzetto dello sport, del quale esisterebbe anche  il progetto finanziato e pagato con i fondi CONI di “Italia 90”. Fra parchi pubblici e palestre pubbliche noi a Uzzano siamo messi proprio bene e come direbbe Totò se fosse uzzanese “E io pagoooo!”. Caro Giannelli buon per lei che risiede in un altro comune e Uzzano le ha dato solo i natali, tanto altro non le avrebbe dato".

 
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13/7/2012 - 18:57

AUTORE:
Mario

La ricerca dello scandalo fine a sè stesso proprio non la capisco. Non vedo cosa ci sia di male nell'affidare la gestione di una struttura pubblica come il centro Nuget a un'associazione, Radio Pescia, che, oltre tutto, sta proponendo un programma estivo per l'intera cittadinanza di tutto rispetto. Poi, a quanto mi risulta, sin dall'inizio il centro è stato dato in gestione, eppure il Comune vi ha organizzato numerose iniziative durante l'inverno. Certo, se si cerca il male in ogni dove...

5/7/2012 - 20:13

AUTORE:
Piergiovanni Fontana e Giovanni Michelotti

Cara signora Bendinelli, siamo d’accordo con lei, purtroppo spesso ripetiamo gli stessi argomenti e anche noi siamo stufi; ma vede dopo sette anni che chiediamo a chi di dovere di dirci dove sono i nostri parchi pubblici a Uzzano senza ottenere mai una qualche risposta concreta, salvo insulti o minacce di denunce, ci viene il dubbio che nessuno sia in grado di risponderci salvo ammettere che in effetti siamo stati (noi e altri 6.000 uzzanesi) defraudati di un diritto. Non è che personalmente ci interessa più di tanto avere 60.000 metri quadrati di verde pubblico, quello che ci interessa è sapere perché i nostri Amministratori hanno dichiarato che esistono sulle carte degli Strumenti Urbanistici, altrimenti illegittimi, anche se poi nella realtà non ci sono. Negare un diritto ai cittadini per ottenere la legittimazione del Piano Strutturale e del Regolamento Urbanistico a chi ha giovato? Non certo agli uzzanesi, a noi a lei, al territorio, ma forse solamente ai tanti speculatori edili che hanno realizzato centinaia di alloggi negli ultimi anni, guadagnando milioni di euro e distruggendo urbanisticamente e ambientalmente il nostro territorio, per abbandonarlo quando il mercato immobiliare ormai al collasso non permetteva più facili e lauti introiti. Varie centinaia di alloggi sono da anni invenduti, molti interventi sono stati sospesi e rimangono delle “cattedrali nel deserto” (veda le strutture alla ex pineta Benedetti); la dove dovevano sorgere servizi a beneficio dei residenti (fra i quali i parchi pubblici) l’abbandono più totale (veda l’area della ex fornace Cecchi); se pensa che gli speculatori prima hanno costruito, poi quando il mercato è entrato in crisi dato l’eccesso di offerte dovute a una “disinvolta” politica urbanistica, invece di adempiere ai loro impegni, per i quali hanno risparmiato centinaia di migliaia di euro di oneri di urbanizzazione, hanno chiuso baracca e burattini e sono andati via. A solo scopo d’esempio, con gli oneri dovuti per la mancata realizzazioni delle opere pubbliche nel recupero della ex fornace Cecchi, il Comune avrebbe incassato una cifra di gran lunga superiore al taglio di 420.000 euro effettuato dal Governo, senza bisogno quindi di aumentare alcuna gabella come IMU, IRPEF, servizi scolastici ecc. ecc,. Purtroppo cara signora non la conosciamo, non sappiamo chi è e di cosa si occupa, vogliamo solo augurarci che sia solo una nostra concittadina che rappresenta se stessa e non altri o gruppi di altri, in questo caso forse è giustificabile che a lei personalmente non interessi avere quello che è suo di diritto, che voglia pagare tasse che non dovrebbe pagare o che ha già pagato, non sarebbe altrettanto giustificabile se la sua rispettabilissima opinione personale fosse dettata da un intento politico di minimizzare, nascondere per far finta che tutto a Uzzano va bene così e quello che va male è colpa come sempre del “bunga-bunga”. Vede signora i parchi pubblici sono solo una piccola parte di quello che ci è negato e che è nostro per legge, lei stessa dice che a Uzzano c’è solo il palazzo comunale e il centro sociale, quindi dov’è la piscina, il teatro il cinema(forse è a l’Havana), la piazza, la biblioteca e altre decine di edifici pubblici; è vero verrà fatta una sorta di palestra con una tensostruttura, ma allora dove sono quelle due che già dovrebbero essere pubbliche e a disposizioni dei cittadini e che esistono o dovrebbero essere in fase di realizzazione nel nostro comune, se ci sono veramente che senso ha farne un’altra, non sarebbe meglio prevedere quello che manca? Forse a lei non importa nemmeno questo, ma forse importa a tutti quelli che ne subiscono un disagio e sono costretti a rivolgersi ai comuni limitrofi per trovare i servizi che dovrebbero avere a casa loro e che per assurdo hanno anche se solo sulla carta. Forse per lei il concetto di denaro pubblico non è ben chiaro, ma viene anche da lei come da tutti gli uzzanesi, tutti i pistoiesi, tutti i toscani e tutti gli italiani, non si auto produce per qualche magia; il pubblico amministratore gestisce questo denaro e se è un buon amministratore lo fa nel solo interesse pubblico, senza deviarlo in oscuri meandri e soprattutto senza sprecarlo, anche perché, come succede a Uzzano, quando è finito è costretto a chiederlo nuovamente a chi lo ha già dato, ai cittadini. Quindi ben venga la palestra a Uzzano, ma quale? Quella già esistente convenzionata (convenzione che ha fatto risparmiare tanti bei soldini al privato proprietario), dove non possiamo andare per ora o quella per la quale è già stato speso denaro pubblico con l’esproprio del terreno su cui sorgerà (forse) o quella nella tensostruttura. Ci dica lei quale preferisce, noi preferiamo quella pubblica che già dovrebbe esistere e per la quale sono stati spesi soldi anche nostri e quindi è nostra, come nostri sono i parchi pubblici che continueremo a cercare, li abbiamo pagati e li vogliamo. Rispettiamo la sua volontà di non volere quello che ha pagato, non lo capiamo, ma è una sua scelta; non sappiamo se ha bambini piccoli e quindi anche per cambiare argomento per non annoiarla, le chiediamo se sa che lei come tutte le mamme di Uzzano è “proprietaria” di un micronido aziendale pubblico realizzato a Uzzano con soldi pubblici, dove i suoi figli, salvo pagare una retta fra le più alte in Toscana fra quelli privati presi a campione, non possono accedere. Il centro sociale polivalente, che lei menziona, è suo come di tutti gli uzzanesi perché realizzato con soldi pubblici, forse non sa che è stato dato in gestione ad una radio privata e lei quando potrà usufruirne? Il campo sportivo, erroneamente definito dall’Amministrazione parco pubblico esistente, è suo e di tutti i concittadini perché realizzato e mantenuto con denaro pubblico, provi ad entrare magari forzando i lucchetti che ne chiudono i cancelli. Potremmo continuare all’infinito, ma probabilmente a lei tutto queste “privazioni” non interessano, ci auguriamo soltanto e per finire, che non sia una di quelle che si lamentano se una visita all’ospedale le viene fissata dopo otto mesi o se non è disponibile un posto letto per un suo ricovero, sappia che la stessa legge che ci garantisce i parchi pubblici, garantisce a ogni cittadino una quota di tutte le strutture sanitarie presenti sul territorio. Ci rendiamo conto che gli argomenti trattati sono prettamente tecnici e da affrontare nelle “famose” sedi opportune, il nostro scopo è solo quello di far conoscere agli uzzanesi un concetto in realtà molto semplice “ Basta speculazione a discapito dei cittadini e del territorio” e stimolare un dibattito politico al quale “gli addetti ai lavori, quelli delle sedi opportune da noi eletti a rappresentarci” sembrano per ora inspiegabilmente sottrarsi.

4/7/2012 - 18:06

AUTORE:
Carla Bendinelli

Mi piace leggere "Valdinievole Oggi", perché vi trovo spesso dibattiti interessanti sulle varie questioni che riguardano il nostro territorio, ma sono molto annoiata dalla "solita musica" dei due ex consiglieri comunali, che in una decina di comunicati hanno ripetuto sempre le stesse cose. Che barba! Poi, faccio davvero difficoltà a capire i loro ragionamenti... non sono a conoscenza di tutte le diatribe urbanistiche di Uzzano, ma cosa c'è di male nel fatto che si realizzi la famosa tensostruttura al Forone, oltre tutto con i fondi, così ho potuto leggere sui giornali, della Fondazione Caripit? Dobbiamo continuare a mandare i nostri figli a Pescia o a Chiesina, in attesa di un palazzetto che chissà quando si potrà costruire? Poi, sapevo che sul terreno retrostante le scuole del Torricchio non dovrà essere costruito soltanto il palazzetto, ma vi sarà allargata la scuola. Poi, ci fa schifo avere due spazi pubblici in più nel Comune di Uzzano, dato che c'è solo in Municipio e il centro Nuget? Come si ragiona...