Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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Rispondo al lettore che ha pubblicato il suo punto di vista in merito al camioncino dei panini . Io penso che volevano semplicemente dare un servizio alle persone che uscendo dalla discoteca possono avere .....
BASKET

Il movimento del basket femminile legato al mondo Pistoia Basket è in continua evoluzione e, soprattutto, in grande crescita.

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Pavel Group ha di nuovo piazzato le proprie vetture ai vertici. Nel fine settimana appena passato è toccato al Rally Nazionale di Taormina, gara nazionale assai partecipata e ricca di contenuti, dove la squadra ha ribadito il proprio ruolo di protagonista in Sicilia.

RALLY

Si è conclusa con un risultato altamente soddisfacente, la stagione agonistica di Mattia Giannini e Roberta Papini.

PODISMO

Settimane di grande impegno per la Silvano Fedi, impegnata sia in gara che in campo organizzativo.

RALLY

L’ultimo dei tre appuntamenti, il Rally Città di Pistoia, ha chiuso l’annata con grande soddisfazione, dopo le dispute dei rallies “Valdinievole” e “Abeti”.

PODISMO

Nonostante la concomitanza con la Firenze Marathon un buon numero di partecipanti ha preso parte all’edizione numero 31 del ‘’Trofeo Contea delle Cerbaie’’.

BASKET

Acqua dell'Elba Nico Basket - Pallacanestro Femminile Prato 77-57

BASKET

Due vittorie e tre sconfitte nel bilancio dell’ultimo weekend del Pistoia Basket Junior.

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Raccontami un libro – Consigli di lettura di Valentina.

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Inaugurazione sabato 23 novembre alle 17.

Ferragosto nella valle
quanto caldo che mi assale.

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SCIENZA E COSCIENZA
di Eva Stasi
Pensare globalmente, agire localmente

25/7/2012 - 9:29

Puntualmente ogni estate spunta la pubblicità progresso contro l’abbandono di animali, quest’anno poi le vicende del laboratorio-lager “Green Hill” hanno scosso l’opinione pubblica dei cosiddetti “animalisti”e i media hanno rincarato la dose con accorati appelli di politici e rappresentanti di associazioni varie le cui figure, ormai svalutate, sono impiegate per sciorinare demagogiche opinioni che lasciano trapelare la totale ignoranza sui reali problemi dell’ambiente e dei loro amici animali. Così le commoventi immagini dei piccoli Beagle che, salvati dalla tortura della sperimentazione finiranno in qualche casa trattati con i dovuti riguardi, sono state barbaramente sfruttate a vantaggio di qualcuno che si è approfittato di un’operazione mediatica basata sulla sensibilità che i cittadini sembrano avere solo per cani, gatti e criceti.

Sono convinta che essere animalisti non significhi far vivere un cane in un appartamento, mettere un pappagallino in gabbia, la maglietta al Chihuahua rendendolo ridicolo, il fiocco in testa ad un barboncino o far ingrassare un gatto fino a dieci chili riempiendolo di croccantini e magari anche sterilizzarlo: credo che un vero amante degli animali sappia rinunciare ad umanizzare queste povere creature e si dedichi a capire quali sono i canali attraverso i quali riversare le proprie energie ed il proprio amore.

Avere un animale in casa significa prima di tutto rispettarlo ed essere sicuri di offrirgli il massimo, che non sono un balcone e del cibo industriale pieno di additivi chimici.

La mia opinione è che essere un animalista significhi capire che il rispetto per le creature viventi non si attua svuotando gli scaffali del reparto mangimi al supermercato (arricchendo qualche manager di multinazionale), ma interessandosi magari anche alle problematiche che affliggono anche gli animali selvatici, tanto per fare uno degli innumerevoli possibili esempi.In Italia, come nel mondo occidentale in genere, si ha purtroppo la tendenza a considerare “animali” solo cani e gatti …

Non ho ancora visto in televisione o sui giornali (tranne qualche rara eccezione) spot sulla salvaguardia di ciò che, insieme al patrimonio artistico, è più prezioso per l’Italia: le ricchezze naturali.

Perché il governo ha diffuso uno spot che incentiva il trasporto delle merci su gomma e non ha pensato di far sapere ai cittadini che molte specie animali e vegetali ogni giorno sono a rischio per incuria o comportamenti sbagliati? Perché ci martellano con pubblicità di cibo per cani, catene di fast-food,automobili e multinazionali del petrolio e non informano sui comportamenti corretti per la salvaguardia dell’ambiente? Perché i politici italiani non sono i primi ad amare la loro nazione? Perché nessun personaggio famoso mette la faccia in uno spot che denunci che ogni giorno molte specie animali e vegetaliitaliane sono a rischio di estinzione?

All’opinione pubblica vengono nascoste le vere crudeltà che ogni giorno creature silenziose devono sopportare.

Si preferisce dar spazio a canidi e felini, ma vengono totalmente ignorati i problemi (ben piùgravi) che hanno altri animali, dimenticati e sottovalutati solo perché non vivono nelle nostre case.

Da biologa mi sento davvero vicina a tutte le creature, ma mi rendo conto che il nostro patrimonio floristico (non dimentichiamo che le piante sono esseri viventi!) e faunistico sta attraversando un momento di poca notorietà.

Il nostro Paese non investe su ciò che ha di più caro: i monumenti si sgretolano e le aree naturali sono lasciate totalmente all’incuria o alla cura di quei volontari che, nonostante tutto, sacrificano il loro tempo libero per qualcosa in cui dovremmo credere tutti.

Ovviamente non si può generalizzare perché alcune regioni hanno ben capito l’importanza che il mondo naturale ha sia ecologicamente che(è giusto così) economicamente. Promuovendo il turismo naturalistico si educano le persone a scoprire bellezze naturali che sono vicinissime: è meglio fare una gita fuori porta, far respirare aria pura ai nostri bambini e permettere a tutti di apprezzare (e soprattutto insegnare) l’importanza che hanno piante e animali piuttosto che rinchiudersi in un centro commerciale o andare a vedere gli animali rinchiusi in gabbie allo zoo.

Inoltre potrebbero crearsi posti di lavoro non basati sul mero consumismo di beni effimeri, ma che contribuirebbero a fare dell’Italia il paese che è ma che nessuno vede o vuol vedere: un luogo di una bellezza inaudita, con beni culturali e naturali che tutto il mondo ci invidia.

Pensieri scomodi, ma quanto mai veri, in un Paese che si ferma per assistere ad una partita di calcio, affolla i fast-food e rimane indifferente al fatto che il nostro pianeta sta morendo inquinato, sovraffollato e sfruttato all’estremo.

I comuni dovrebbero cominciare a fornir e il buon esempio e partire da progetti per distinguersi con campagne di educazione ambientale, civica, sanitaria, stradale, alimentare, invece che investire in serate vacue di ballerine e negozi aperti o peggio ancora ospitare il circo con animali, dato che la motivazione della “tradizione” non può più reggere.

Perché non impegnarsi a dare delle nostre città un’immagine modello? Perché non investire sul futuro delle nostre ricchezze naturali invece di accontentarci di muovere l’economia verso pochi, privilegiati soggetti? Perché non stanziare soldi per finanziare il ripristino o la valorizzazione delle aree protette (il Padule di Fucecchio è la più importante area umida interna d’Italia: quanti di voi hanno dedicato una domenica alla sua scoperta?) invece di sperperare le tasse dei cittadini per iniziative che non portano nessun vantaggio a lungo termine?

Sono sicura che molti di voi si fanno le mie stesse domande … Facciamoci ascoltare!

 

Eva Stasi

 

“In un mondo senza uccelli, senza foreste, senza animali di ogni forma e dimensione io non vorrei mai vivere… Gli animali sono la grande maggioranza silenziosa senza voce e senza voto, che può sopravvivere solo con il nostro aiuto. Ciascuno di noi ha il potere di ostacolare la terribile profanazione che si compie ai danni del mondo in cui viviamo. Io faccio quello che posso nell’unico modo che conosco e il vostro aiuto mi sarebbe prezioso”.

Gerald Durrell

 
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3/8/2012 - 14:04

AUTORE:
danilo mariotti

sono pienamente d'accordo con lei.
il cambiamento avviene a partire dalle piccole cose.grazie per le sue parole