La giornata conclusiva del festival Filmvideo, oltre alla proiezione dei film documentario e fiction per la sezione concorso, sarà dedicata alla presentazione del workshop per il progetto Crocè. Il progetto riunisce un gruppo di 16 ragazzi (otto italiani e otto ucraini), che durante i quattro giorni del festival hanno attuato un percorso formativo sperimentale, realizzato uno spot dedicato alla città di Montecatini con la musica di Giovanni Crocè e un backstage dell'intera esperienza. Il video sarà presentato al pubblico nella serata (alle ore 20.30 palazzo del Turismo), durante la cerimonia delle premiazioni.
 
45 cortometraggi da 17 paesi del mondo, tre macro sezioni: animazione, documentari e fiction sotto la direzione artistica curata da Giancarlo Zappoli e Luca De Andrea: sono questi i numeri che saranno presentati stasera durante la serata delle premiazioni.
 
Cinque premi per cinque sezioni (animazione, fiction, documentario, guardando ad est, ed il premio alla carriera Enio Drovandi) realizzati da personaggi di fama internazionale come l'artista poliedrica di arte orafa sia di insoliti gioielli che di sculture in argento e materiali preziosi Paola Crema, l'architetto, designer, scultore e orafo Roberto Fallani, Sara Del Giudice e Giacomo Del Giudice (Fonderia Del Giudice) da tre generazioni maestri d'arte della fusione a cera persa. Gli artisti hanno offerto la propria arte, gratuitamente, al festival realizzando dei premi che portano la loro firma e che al tempo stesso rappresentano delle vere e proprie opere d'arte: due sculture e una medaglia rispettivamente di Roberto Fallani e Paola Crema e altre tre sculture della Fonderia Del Giudice.
 
E' stata, invece, donata alla Galleria Civica di Arte Contemporanea Moca di Montecatini, l'opera “The world is as it is because you are as you are” (100x 150, olio su tela, anno 2012)  dell'artista Sossio Mosca esposta durante la serata di gala inaugurale come segno di riconoscenza verso la città e l'amministrazione comunale. Per l'occasione l'assessore Bruno Ialuna ed il sindaco Giuseppe Bellandi hanno pubblicamente espresso i loro ringraziamenti.

 
Il senso dell'opera è racchiusa in questa celebre frase: “Un uomo può materializzare ciò che vuole e desidera. Il mondo in cui vivi è la materializzazione istantanea dei tuoi stati d'essere, e allo stesso tempo, la più lontana manifestazione di una verità dimenticata - di una volontà il cui potere è ormai sepolto nei meandri più nascosti dell' essere”. (The Dreamer).