Punto a favore per i sindaci e i comitati contro la ormai celebre delibera regionale 859, che prevede la chiusura di sette stazioni ferroviarie entro i prossimi mesi.

Venerdì sera, a Firenze, il presidente Enrico Rossi ha incontrato gli amministratori locali coinvolti. Il risultato è che la decisione è sospesa, almeno fino a quando non sarà realizzata un'analisi più precisa sul numero di persone che viaggiano sulla tratta Pistoia-Viareggio, e valutata con gli enti locali l'effettiva opportunità di realizzare interventi così drastici.

"Dobbiamo trovare una soluzione condivisa - spiega Federica Fratoni, presidente della provincia di Pistoia – tutto deve essere ridiscusso da capo. Rossi si è impegnato a confrontarsi con noi, un segnale importante. Siamo consapevoli che dobbiamo razionalizzare le spese e siamo pronti a fare la nostra parte, ma serve più equità: i tagli vanno ripartiti fra tutti".Dei 5 milioni di euro che la Regione prevedeva di risparmiare, infatti, 4 riguardavano soltanto la linea Pistoia-Viareggio. Una disparità di trattamento davvero eccessiva.

"Per anni, abbiamo chiesto il raddoppio della ferrovia, adesso non possiamo accettare la chiusura delle stazioni. In nome dell'alta velocità, non si sacrifichi in questo modo un servizio prioritario per i cittadini", conclude Fratoni. I nuovi treni Regiostar, peraltro, non sembrano poi così "veloci", dato che il risparmio di tempo è piuttosto esiguo.

"Il gioco vale la candela? - si chiede il sindaco di Buggiano, Daniele Bettarini -, ma in ogni caso raccogliamo la disponibilità di Rossi a lavorare ad una soluzione alternativa. Ho chiesto che i 5 Regiostar fermino a Montecatini: il contrario sarebbe un controsenso, dato che stiamo parlando dell'unica città turistica fra Lucca e Firenze. A questo punto dobbiamo ripartire con la discussione da capo, ragionando sul trasporto a livello dell'intera Regione. E' grave che i sindaci siano stati convocati soltanto oggi".

La riunione, durata oltre 2 ore, si è svolta negli uffici di piazza del Duomo; all'esterno, una cinquantina di cittadini, giunti in treno, hanno manifestato contro quanto stabilito a ottobre dall'assessore alla mobilità Luca Ceccobao.  I cittadini delegati, nominati dai sindaci per rappresentare i Comitati al tavolo istituzionale, sono stati esclusi dalla discussione. “Una decisione inspiegabile – spiegano delusi –  ai 'piani alti' hanno motivato la scelta affermando che nella stanza non c'era abbastanza spazio per tutti...”.

La sera, con le prime notizie positive, finalmente qualche applauso, ma, visti i precedenti, si consiglia cautela.

di Giacomo Ghilardi