BUGGIANO - Il coordinatore comunale del Pdl (nonché membro del coordinamento provinciale) Samuele Campioni, esprime la sua opinione sulle candidature del partito a Camera e Senato.

"Negli ultimi giorni ho letto sui quotidiani una rosa di nomi che il coordinamento provinciale, di cui faccio parte, proporrà agli organismi nazionali invitando lo stesso a pescare da questa lista per le candidature pistoiesi per la Camera e il Senato. Premesso che stimo ciascuna delle personalità presenti in questa lista volevo ugualmente evidenziare alcuni ragionamenti esplicitati da una parte dei membri del coordinamento ma che mi sembra di capire non siano stati nemmeno presi in considerazione; in molti avevamo evidenziato che 12 nominativi potevano essere eccessivi, leggo dai quotidiani che sono diventati addirittura 15 senza nemmeno aver portato a conoscenza il coordinamento, tale ragionamento andava nell’ottica opposta vale a dire concentrarsi su 3-4 nomi in rappresentanza sia della Valdinievole sia di Pistoia che presentassero un documento nel quale evidenziare problemi, esigenze e difficoltà delle eccellenze presenti sul nostro territorio per far sì che tale documento potesse contribuire allo sviluppo del programma che il nostro partito presenterà agli elettori.

In sintesi potevamo accennare alle questioni inerenti la Breda, il termalismo, la crisi ippica che ha portato alla chiusura, speriamo temporanea, dell’ippodromo Sesana, il vivaismo e infine i problemi legati alla sanità e quindi ai due nostri ospedali; tutti temi ai quali la sinistra non è in grado di dare risposte, e dove noi potremmo intervenire portando proposte e soluzioni per problematiche che purtroppo risultano essere bloccanti per la nostra economia locale.

Concentrarsi su questo documento e su una rosa di 3–4 soggetti mi sembrava fosse stato il ragionamento emerso in coordinamento, forse non sono stato abbastanza attento, anche perché a mio modesto avviso un lavoro di questo genere poteva essere considerato come un contributo più credibile e più concreto per il nostro organo nazionale.

Nonostante ciò spero che il nostro territorio riesca a esprimere un candidato che possa rappresentare degnamente  tutte queste istanze e penso che questo sia fondamentale e doveroso.

Anche se non posso nascondere la mia perplessità nel modo in cui siamo arrivati alla formazione delle liste. Siamo un partito che al di là della ridiscesa in campo del nostro leader indiscusso ha fatto parecchi passi indietro da quel 1 luglio 2011 in cui fu nominato Angelino Alfano segretario politico nazionale e da quando lo stesso aveva tracciato un percorso partecipativo e territoriale che doveva concretizzarsi attraverso i congressi provinciali, comunali e regionali per arrivare ad avere una classe dirigente nazionale eletta e rappresentativa della nostra gente e del nostro elettorato.

Questo processo si è bloccato subito dopo i congressi provinciali dopo nulla è cambiato e questo mi rattrista perché sono fortemente convinto che un partito radicato sul territorio avrebbe potuto dare una spinta ben maggiore rispetto a quella che ora saremo in grado di dare alle elezioni; anche perché non possiamo più continuare a sopportare le continue nomine dall’alto.

Il mio auspicio e che dopo le elezioni si riavvii questo processo e che finalmente il Popolo della Libertà possa avere una classe dirigente eletta dal popolo e che in virtù di ciò possa rappresentare le difficoltà e le problematiche che quotidianamente la nostra gente è costretta ad affrontare".