Il consigliere comunale Alessandro Rossi replica alle dichiarazioni di Samuele Campioni.

"Le dichiarazioni di Samuele Campioni, Pdl Buggiano, meritano alcune riflessioni dirette non solo a lui, ma a tutto il partito. Con il congresso provinciale di un anno fa la corrente di Alessandro Capecchi, di cui Campioni e il sottoscritto facevano parte, pur risultando perdente ma sicuramente più vivace e innovativa quanto a contenuti e programmi, si ripromise di dar battaglia in sede di coordinamento provinciale, al fine di pungolare la corrente vincitrice, che molto aveva promesso nella fase pre-elettorale e niente mantenuto successivamente.

Con rammarico devo dire che invece la minoranza è entrata in un coma letargico, con sporadiche quanto improduttive riunioni, che non hanno impedito il risultato della rosa di nominati, su cui invece il sottoscritto – a differenza di Campioni – solleva non tanto questioni di stima, ma di opportunità e credibilità politica, oltre che di una mancata dimostrazione di reale impegno e competenza sui problemi del territorio.

Lo dico senza rivendicazioni, perché ormai lontano dalla galassia del PdL locale per scelta obbligata, e lo confermo avvalorato dai dinieghi eccellenti di Roberta Marchi, sedotta e abbandonata nella bufera dei continui cambi di poltrona della sua giunta, riconducibili a mosse interne al PdL, di Alessandro Capecchi, e dal capogruppo consiliare Riccardo Sensi, pare con la valigia civica pronta.

Accanto ai pochi personaggi di indubbie capacità, come il sindaco di Chiesina Uzzanese, se ne affiancano altri messi lì tanto per far numero, potenzialmente trombati. Se per sbaglio venissero eletti, sarebbe una disgrazia per il nostro territorio già ostaggio delle scelte sciagurate di certa sinistra al potere.

Il direttivo provinciale è ormai ridotto a rare assemblee, per parlare di feste o per comunicare laconicamente i nome di candidati altrove scelti. Non si è mai sentita la necessità di confronti serrati, in questo caso finalizzati alla presentazione di un programma credibile, fattibile. Si è ridotti alla distribuzione di santini elettorali e a richiedere ai componenti il coordinamento di far da galoppini per rastrellare voti che, è bene sottolinearlo, se arriveranno sarà per il miracolo mediatico del presidente Berlusconi e non certo per quello che il PdL ha fatto nel territorio.

Non posso dunque condividere gli auspici di Campioni, pur con l’amicizia e la considerazione che gli ho dimostrato in tempi congressuali non sospetti, perché in questo momento il PdL pistoiese-valdinievolino più che teneri inviti e meste perplessità, dovrebbe essere inchiodato alle proprie pesanti responsabilità.

Il processo di rinnovamento invocato da Campioni e ispirato dal segretario Alfano, non è mai partito, anche per colpa della corrente minoritaria che lui rappresenta: si consoli pensando che anche il Pd delle primarie con l’obolo è riuscito a portare nelle liste una rosa di privilegiati.

È tuttavia sbagliato cader dal pero a pochi giorni dal voto, con la speranza che dal cilindro esca il coniglio candidato, preparato ad affrontare le difficili sfide che il territorio pone: di sicuro gli elettori del PdL meritavano scelte migliori di quelle offerte".