Sono la mamma di Amiy e scrivo quì visto che non so come contattarVi. Vi scrivo innanzitutto per ringraziarVi per la voce che state dando a mia figlia ma anke per correggere degli errori nell'articolo che mi appaiono necessari di correzzione in quanto non n corrispondenti alla realtà .
Ecco di seguito le mie note di rettifica:
1) IL TRIBUNALE CHE HA TOLTO AD AMIY IN MODO DEFINITIVO LA POSSIBILITà DELLE CURE DI TERAPIA FISICA CHE LA FACEVANO STARE BENE è LA CORTE DI CASSAZIONE A SEGUITO SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO DI BOLOGNA della quale peraltro ancora in tanti ci si chiede che competenza abbia avuto per essere assegnata al giudizio ed indagine sulla vita di socializzazione di Amiy che risulta da anni sempre residente in provincia di Pistoia e pertanto di competenza della corte di appello di Firenze.

2) IL FATTO COMPROVATO DA DOCUMENTI IN MIO POSSESSO CHE POSSO MOSTRARVI IN QUALSIASI MOMENTO LO VOGLIATE (TRALATRO PRESENTI SUL WEB PUBBLIKATI PROPRIO DA MIA FIGLIA) DIOCEVO IL FATTO CHE LE CURE DI TERAPIA FISICA SIANO STATE TOLTE PER IL CAVILLO (SBALORDITIVO) DI MANCANZA DI SOCIALIZZAZIONE (SENZA ALCUNA PROVA ESPOSTA DA ASL RICORRENTE DI CONTRO ALLE MOLTEPLICI INVECE ESPOSTE DA MIA FIGLIA INSIEME ALLA NOMINA DI MOLTEPLICI TESTIMONI DISPONIBILI) NON è UN IDEA CHE SI è FATTA MIA FIGLIA PER LA MOTIVAZIONE DELLA PERDITA DELLA CAUSA GIURIDICA ; MA COME CREDO ORA ABBIATE COMPRESO è LA PURA E SEMPLICE SEPPUR IGNOBILE DIFFAMATORIA ED INGIURIOSA REALTà DEI FATTI E DELLA COMPOSIZIONE DELL'ATTO GIURIDICO CHE HA VOLUTO (CON ESTREMA INDIFFERENZA , INGIUSTIZIA E PURA CATTIVERIA) E FATTO NEGARE LE CURE CHE PERMETTEVANO A MIA FIGLIA DI VIVERE IN MODO DIGNITOSO E DECENTE NONOSTANTE L'ACCADUTO POCO PIACEVOLE OCCORSOLE NEL LONTANO 1996.
QUESTO è STATO L'EPILOGO DI UN LUNGO PERCORSO DI ACCANIMENTO CHE L'ASL DI COMPETENZA STA EFFETTUANDO DAL 1998 A DANNO DI MIA FIGLIA CHE HA SEMPRE SORRISO ED è SEMPRE STATA PRONTA A VOLER VIVERE ALLA GRANDE NONOSTANTE LA VITA L'AVESSE IN QUALKE MODO BEFFATA GRAVEMENTE. MA FORSE A LOR SIGNORI DISTURBA PROPRIO IL FATTO CHE AMIY NON VOGLIA ESSER TRATTATA COME UNA VALIGIA DA FARE E DISFARE A PROPRIO PIACERE MA VOGLIA ESSERE CONSIDERATA UNA BIMBA E POI ORMAI UNA DONNA ED UNA CITTADINA A TUTTI GLI EFFETTI CON TUTTO IL DOVUTO RISPETTO E CONSIDERAZIONE PER QUELLO CHE LEI RIESCE A FARE E DARE CON LA FORZA DELLA SUA GRANDE VOLONTà DI ESSERCI E DI VIVERE UNA VITA DEGNA DI ESSERE VISSUTA COME COMPETE A LEI ED OGNI UOMO.

















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