PESCIA Allo stadio “Croce” di Montegranaro, il PesciaUzzanese cerca oggi (ore 16) il lasciapassare per proseguire l’avventura nei playoff interregionali d’Eccellenza e raggiungere la serie D.

Lo 0-0 maturato all’andata nella città dei Fiori lascia il discorso qualificazione totalmente aperto. Non contano più infatti le classifiche della regular season, ma il regolamento tradizionale per cui se i nerarancio portano a casa un pareggio con reti, vanno avanti nella competizione.

Ci sarà da soffrire e da lottare, ma il PesciaUzzanese ci ha abituato a risultati positivi ed è prontoanche per questa avvincente competizione.

Le ultime sul match – Da ieri pomeriggio squadra e staff tecnico sono in ritiro a pochi chilometri da Montegranaro per preparare nella massima tranquillità il match. Non è stata una settimana senza intoppi in quanto dopo la buona sgambatura di giovedì contro la Berretti del Viareggio e la rifinitura del venerdì, il centrocampista Ruglioni ha accusato un fastidio muscolare ed è in forte dubbio. Sempre fermo ai box Agnorelli mentre appare assai improbabile il recupero di Montanelli che non si allena da una decina di giorni.

Intanto in mattinata un bus di sostenitori e molti sportivi con auto private sono partiti alla volta delle Marche per dare il loro caloroso apporto alla squadra del cuore. In casa Montegranaro la rosa è al gran completo. Arbitrerà la sfida il signor Michele Somma di Castellamare di Stabia. Parla Maneschi (nella foto) – Poche cose nella valigia del tecnico cascinese, a parte l’immancabile felpa gialla (al di là di quelle che saranno le condizioni atmosferiche), ed i soliti jeans. «Con questo abbigliamento, non perdo da cinque mesi , amichevoli del giovedì comprese – spiega scherzando Maneschi – per cui perché cambiarlo adesso?» Poi torna serio. «Alla luce di quanto visto all’andata – prosegue – li possiamo battere , specie se ci davano i rigori che tutti hanno visto tranne la terna arbitrale. Adesso dobbiamo concentrarci sul presente. Montegranaro è un complesso solido, senza fronzoli, più muscolare ed esperto rispetto al nostro organico che però ha un pizzico di tecnica e di fantasia in più. Il grande Cassius Clay diceva «volare come un ape e pungere come una farfalla» ed è quanto voglio dai miei ragazzi. La probabile formazione? «Qualcosa cambierò ma molte scelte tattiche sono legate al recupero di Ruglioni».