L'Apam interviene sulla Tares.

"La situazione del comparto alberghiero è assolutamente drammatica. Riceviamo continuamente richieste di intervento per la gestione di difficoltà nei confronti di forniture di utenze, pagamento di tasse e tributi e rapporti con le banche. L'Imu, rimasta immutata per gli immobili della categoria, ha aggravato ancor di più la situazione economica e finanziaria degli imprenditori alberghieri.

Le prospettive future non confortano e fanno temere un consolidamento, se non un peggioramento, rispetto al presente. La situazione delle Leopoldine è oggetto del nostro futuro. In questo quadro la nostra associazione non resta con le mani in mano. Ci stiamo impegnando su più fronti per spingere ad innovare la nostra offerta turistica ed attrarre risorse e turisti verso la nostra meta.

Contemporaneamente, Apam ha tenuto alta l'attenzione nei confronti delle tariffe del servizio idrico e della Tares, organizzando convegni e formulando richieste di incontro per concertare al meglio queste due, in parte, nuove problematiche. Di contro, apprendiamo che la settimana prossima è stato fissato un consiglio comunale con all'odg l'approvazione del regolamento e delle tariffe della Tares.

Ad oggi possiamo dire che questo avverrà senza una effettiva consultazione con la nostra categoria. Riteniamo che questo atteggiamento, di per se, non può essere da noi condivisibile. In merito al contenuto dei provvedimenti che sappiamo essere all'ordine del giorno ma non conosciamo se non per quanto appreso dalla stampa, chiediamo:

1)  se i costi di gestione del servizio sono congrui, oppure se sia possibile recuperare risorse abbattendo i costi complessivi da ripartire;

2)  quali politiche sono previste per il recupero di produttività del servizio di Rsu;

3)  i criterio utilizzato per la ripartizione del costo complessivo fra utenze domestiche ed utenze non domestiche e, nell'ambito di queste ultime , con le utenze alberghiere;

4)  il coefficiente di produttività attribuito alle utenze alberghiere rispetto al minimo previsto dalla normativa,

5)  se è stata prevista una riduzione della tariffa rispetto alle strutture alberghiere aperte per periodi frazionati nell'anno;

6)  se è stata prevista una riduzione per la gestione in proprio delle frazioni merceologiche recuperabili. 

Attendiamo delle risposte su cui è necessario discutere prima dell'approvazione di qualsiasi provvedimento. Comprendiamo e siamo i primi a vivere le difficoltà a gestire questi momenti, ma sarebbe auspicabile una condivisione su questo fronte da proporre agli organi istituzionali superiori".