Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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VALDINIEVOLE
Il Governatore Rossi dopo l'odissea in treno telefona all'ad di Trenitalia: "E' la debacle del servizio pubblico"

10/12/2013 - 15:54

"Ho visto scene che non sono da Paese civile. Siamo alla debacle del servizio pubblico. Dopo la magra figura del treno che domenica non è riuscito a risalire la linea Porrettana, oggi siamo arrivati a Firenze con un'ora e mezzo di ritardo e dopo che il treno che dovevamo prendere è stato soppresso (a Pescia, ndr). E agli altri pendolari non è certo andata meglio, visto che tutti i convogli hanno accumulato ritardi superiori ai 30 minuti. Quando non si può fare affidamento su un servizio pubblico e situazioni come questa si ripetono non c'è solo un problema di materiale rotabile, c'e un problema di rete, di binari, di tecnologia che consentano ai treni di essere puntuali".

 

Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, commenta così quanto è capitato stamani a lui e all'assessore regionale ai trasporti, Vincenzo Ceccarelli, che avevano in programma di partire alle 7.50 dalla stazione di Pistoia alla volta di Firenze. Sono riusciti a farlo alle 8.50 per arrivare a Firenze alle 9.32. Il treno su cui hanno viaggiato doveva partire da Pistoia alle 7.32 e arrivare a Santa Maria Novella alle 8.06. C'è giunto con un'ora e mezzo di ritardo.

 

"Ecco i frutti – ha spiegato il presidente - della linea a binario unico nel tratto da Viareggio a Pistoia. Per il raddoppio servirebbero 300 milioni di euro che sono stati bloccati dal patto di stabilità, ma qui oltre che un binario manca anche un minimo di manutenzione: i disagi sono cominciati per un guasto all'apparecchio che controlla la distanza di sicurezza tra i treni. Le Ferrovie, a partire da Rete Ferroviaria Italiana, dovrebbero dare certezze ai pendolari e i treni certezze sulla loro puntualità: che siano inaffidabili mi pare davvero una contraddizione in termini. Chiedo intanto a Moretti un intervento di manutenzione altrimenti,  lo dico tranquillamente, non lo paghiamo. Per ogni viaggio scriverò il mio cahier de doleances all'amministratore delegato di Rete ferroviaria, a quello di Trenitalia, e per conoscenza al ministro Lupi, ai parlamentari toscani e ai membri della commissione trasporti del Senato e della Camera.".

 

Appena arrivato a Firenze Enrico Rossi ha telefonato all'amministratore delegato di Trenitalia, Mauro Moretti, raccontandogli l'accaduto e preannunciandogli l'invio di una lettera con la quale gli chiederà di curare più e meglio la manutenzione della linea e del materiale ferroviario.

 

"L'alta velocità – conclude il presidente della Regione - trasporta circa centomila passeggeri al giorno e ha goduto di 90 miliardi di investimenti. I pendolari sono 3 milioni e questa linea negli ultimi tre anni ha visto un incremento del 20% dei viaggiatori: occorre tenere accesi i riflettori sui problemi dei pendolari. Io lo farò a cadenza settimanale ed è bene che il ministro e il Parlamento conoscano in quali condizioni sono costretti a viaggiare studenti e lavoratori e che lo Stato si attrezzi per garantire a tutti il diritto alla mobilità".

Fonte: Toscana Notizie
 
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11/12/2013 - 10:21

AUTORE:
VGhimenti

Come pendolare, ritengo che sia positivo che il presidente Rossi e l'assessore Ceccarelli si siano resi finalmente conto di cosa sia una "normale giornata" da pendolare lungo la linea Viareggio-Firenze.

Aggiungerò che partendo da Pistoia, sono stati molto fortunati. Io partivo dalla stazione di Montecarlo con il 3027 alle 7.15: il treno è arrivato già in ritardo di 10 minuti, e per metà con il riscaldamento disinserito o guasto. Arrivati a Pescia (la stazione successiva), il treno si è completamente spento. Non era possibile nemmeno aprire le porte. Il controllore ha dovuto farlo ricorrendo alla leva di emergenza e con molta fatica. Abbiamo poi preso il treno successivo, il 3029, sopraggiunto, ma questo, una volta a Montecatini Terme, si è fermato in attesa del segnale di via libera che non arrivava. Il controllore ci ha avvertiti con il sistema di comunicazione interno che eravamo fermi per un guasto a Serravalle. Il riscaldamento ad un certo punto si è spento (chissà, forse per risparmiare?). Siamo ripartiti molto tempo dopo, arrivando a Pistoia dopo una fermata straordinaria a Serravalle (fermata del tutto inutile perché Serravalle non era prevista come fermata dal treno 3027 di cui il 3029 faceva le veci). Dopo Pistoia il treno ha proseguito in modo più o meno regolare, arrivando a Firenze alle 9.45 passate. Il successivo lento 3039 era dato sul tabellone di Santa Maria Novella con 120 minuti di ritardo (17 minuti in più del tempo di percorrenza tra Lucca e Firenze di un treno lento). Io sono arrivato con "soli" 73 minuti di ritardo rispetto al previsto (8.33). Credo che Frenitalia abbia stabilito un nuovo record: due ore e trenta minuti per fare 58 km (Montecarlo-FI), ad una velocità media di 23,2 km/h. Ho chiesto al controllore quale fosse il problema a Serravalle: nemmeno lui ha capito di cosa si è trattato.

Questa mattina, sempre per cause ignote, il 3027 è arrivato con 15 minuti di ritardo già a Montecarlo, per giungere a Firenze con 17 minuti di ritardo. Aveva recuperato qualche minuto non facendo le inutili attese nelle stazioni di Pescia e Pistoia (introdotte con il Memorario per aumentare i tempi di percorrenza della linea a scapito degli utenti), ma poi si è bloccato tra Rifredi e SMN per aspettare che si liberasse un binario (il 3, giusto per farci perdere altri 5 minuti per arrivare all'uscita).

VGhimenti,
pendolare di Montecarlo
Membro dei Comitati Pistoiesi & Lucchesi