L'articolo in questione ci parla di qualcosa avvenuto fra il 1980 ed il 1990 , che a tante persone sembrerà molto tempo fa , quindi di un problema che non riguarda la realtà odierna .Non so se lo smaltimento rifiuti nel nostro territorio avvenga oggi in modo limpido, ma quello di cui sono certo è che i legami con realtà di stampo mafioso sono forti e prosperi come non mai. Purtroppo la crisi in cui ci dibattiamo ha spalancato le porte a tutte quelle organizzazioni che ,non avendo alcun problema di liquidità, si sono proposte di fare "buoni affari" e contemporaneamente di dare una ripulita sia alle loro facce che ai loro soldi. Così ci siamo abituati a mafiosi, cammorristi, ndranghetisti che pian piano si sono infiltrati in ogni attività economica del nostro territorio . Ho anche il sospetto che ci dovremo abituare a facoltosi mafiosi dell'est-europa decisi ad aggiudicarsi i più prestigiosi pezzi del patrimonio alberghiero ed immobiliare. Ad esser sinceri la città non ha fatto una grossa resistenza all'avanzata di questa "economia grigia" , ognuno ha fatto i propri affari senza farsi tante domande ( I SOLDI NON HANNO ODORE ) , salvo poi dimostrare ed urlare tutta la propria indignazione per il degrado cittadino! La mia opinione è che invece i soldi hanno odore e quando l'odore è troppo forte ,troppo penetrante bisognerebbe avere il coraggio civico di saper rifiutare ,per il nostro paese , per i nostri figli , per il nostro futuro . Voglio sperare che qualcuno dei nostri politici abbia il coraggio di affrontare questi temi nella prossima campagna elettorale e sappia indicare una strada per svincolare la nostra economia da un ammaliante, ma mortale abbraccio.