Il consigliere comunale del Pd Marco Niccolai interviene sulla gestione dei cimiteri comunali.

"Quando ho letto il titolo dell’articolo di un giornale locale di ieri, che annunciava interventi nei cimiteri di Alberghi e Veneri mi sono immaginato che, finalmente, dopo anni di continue richieste da parte di tanti cittadini e da parte mia, si iniziava ad affrontare concretamente e non a parole il problema della carenza dei loculi nei cimiteri del nostro comune.

Ho iniziato a leggere l’articolo e ho capito che era un abbaglio mattutino. Si trattava di lavori di manutenzione ordinaria, sicuramente importanti ma che non risolvono i problemi che sto ponendo all’amministrazione ininterrottamente dal 2010: i cimiteri di quasi tutto il comune, in primis Collodi, Pietrabuona e Veneri sono da anni al collasso per mancanza di loculi.

Occorre fare un piano di edilizia cimiteriale. Ne abbiamo discusso in consiglio comunale grazie alle nostre interrogazioni in questi anni e ogni volta mi è stato promesso che il problema sarebbe stato affrontato almeno con qualche piccolo intervento. In particolare, mi fu detto, ci sarebbe stato un intervento su Collodi, Veneri ed Alberghi.

Ogni volta sembrava che l’apertura dei cantieri fosse imminente. Invece niente. Mancano due mesi alle elezioni. Tutto è rimasto come 5 anni fa. Ci si è vantati del cimitero per gli animali ma in intere frazioni del nostro territorio mancano da anni i loculi e il cimitero cittadino sta diventando quasi quello comunale. 

Un tema molto delicato, che riguarda i defunti ma soprattutto i loro familiari, soprattutto quando si tratta di persone anziane, magari senza auto, che hanno dunque difficoltà anche ad andare a trovare come vorrebbero, magari tutti i giorni, un loro caro al cimitero. Ho incontrato varie persone che mi hanno espresso la loro amarezza per trovarsi in questa situazione. 

Dopo cinque anni di giunta Marchi anche in questo caso niente è cambiato, come sanno bene i cittadini delle frazioni. La realtà, quando è sotto gli occhi di tutti, non si può negare".