Il parco delle Panteraie potrebbe tornare a “vivere” dopo non meno di 40 anni dal suo primo abbandono. E' stato presentato oggi uno studio di fattibilità, voluto da Legambiente Valdinievole e finanziato da Apam Montecatini, per inserire questa area verde in un progetto di recupero. 

Il parco in questione è un area boschiva di 12 ettari nel centro di Montecatini, che l'incuria ed il tempo hanno reso progressivamente reso inagibili: i sentieri sono stati ricoperti dal sottobosco, le staccionate sono marcite e alcune attrezzature ginniche presente sono state ormai rovinate. In città, comunque, non manca la volontà di rilanciare l'area, come sottolineato dal sindaco Bellandi: “Vorremo ridare alla città questo parco e renderlo così com'era qualche decennio fa e ricreare quell'asse verde che si sviluppa dalla Pineta fino alla Cava Maona, passando proprio dal Parco delle Panteraie”. 

Lo studio di fattibilità, illustrato nel dettaglio dai curatori del progetto, Dott. Andrea Innocenti e Dott. Leonardo Lami, prevederebbe un recupero totale dall'area da aprire poi al pubblico. Al suo interno verrebbero ripristinati il percorso vita e alcune aree relax per le persone a passeggio, ma potrebbero trovare spazio anche un “giardino delle farfalle” e una “mountain-bike school”. Proprio l'associazione sportiva “Free Ride”, specializzata nell'insegnamento delle tecniche di mountain bike, è molto interessata al progetto, come testimoniato dal titolare Filippo Martinelli: “Una volta ripristinato il parco, ci piacerebbe portare qua una piccola scuola di bici fuori strada, creando un percorso dove far divertire gli allievi in sicurezza insieme. Agiremo senza stravolgere la natura del parco, in modo circoscritto e a basso impatto ambientale”. 

Il recupero del parco vede l'intervento anche delle Terme, che hanno confermato la volontà di ridare alla città questo importante “polmone” verde ormai da tempo abbandonato. 

Maurizio Del Ministro, presidente del circolo della Valdinievole di Montecatini, non vuole lasciarsi sfuggire l'occasione: “In Italia il cosiddetto turismo-verde fattura 11 miliardi ogni anno. Con una spesa modesta potremo ridare alla città un bellissimo parco fruibile da tutti, a prescindere dal potenziale guadagno che ne conseguirebbe”. Non è infatti chiaro, si legge nello studio di fattibilità, se il parco, una volta sistemato, sarà ad ingresso libero oppure a pagamento. 

di Francesco Storai