MONTECATINI - Fabrizio Raffaelli, amministratore unico della società Terme S.p.A., ha voluto fare il bilancio sul suo primo anno di mandato. Un anno non facile per le Terme come da lui stesso ammesso in apertura: “L'inizio è stato molto complicato. Appena arrivato, l'azienda si trovava sull'orlo del fallimento e temevamo il peggio”.

Un anno, però, che ha anche visto la società stabilizzarsi dal punto di vista economico fino a rilanciare progetti molto interessanti per il futuro prossimo. “Abbiamo lavorato molto duramente insieme al consulente Giancarlo Sassoli, a tutto lo staff e insieme ai dipendenti”.

Nonostante “il peggio sia passato”, i nodi da risolvere per le Terme sono ancora molti. E complicati. “Abbiamo tamponato l'emergenza - dichiara Raffaelli - ma abbiamo anche lavorato su molti progetti di rilancio e adesso possiamo dire di essere a buon punto: i prossimi tre mesi saranno cruciali”.

I cantieri alle Leopoldine sono sì fermi, ma l'opera non si è mai arrestata a livello amministrativo: la prossima settimana ci sarà un incontro a Roma con gli architetti dello studio Fuksas per discutere delle nuova fase dei lavori. E proprio l'amministrazione delle Terme sembra puntare al concreto sul progetto Leopoldine: “La volontà è quello di portare a termine il progetto originale, ma vogliamo offrire alla città quanto prima un prodotto finito e che inizi a produrre reddito, quindi priorità a piscina e spogliatoi. Dopo lavoreremo al resto”.

Cruciali per il rilancio delle Terme, saranno le eventuali vendite di due palazzine (Fideuram e Consulenti) e del Teatro Verdi. Solo con queste alienazioni le Terme potranno avviare i progetti e i lavori di riqualificazione per la prossima stagione. Uno su tutti: la ristrutturazione dello stabilimento Tettuccio.

“Vogliamo riportare questa struttura al centro del panorama turistico montecatinese” ha dichiarato Raffaelli. I lavori prevedono un adeguamento del salone Portoghesi, il restauro di alcuni parti interne ed esterne logorate dal tempo e soprattutto la riconversione dello spazio al primo piano che ospita 250 gabinetti, decisamente sovradimensionati per i tempi che corrono. Proprio in questo spazio il progetto prevede la realizzazione di un'area dedicata al benessere degli ospiti. I lavori dovrebbero essere conclusi entro il 2015. A opera terminata, il Tettuccio rimarrà aperto tutto l'anno, utilizzando il personale adesso impiegato negli stabilimenti Excelsior e Salute, che verranno dismessi. Sono allo studio anche possibili forme di ingresso gratuite per i turisti all'interno dello stabilimento, in modo da invogliare la clientela a concedersi trattamenti benessere.

Sassoli ha concluso con un'efficace battuta che riassume al meglio la situazione: “Se stessimo giocando a biliardo, di palle in buca ne avremmo messe poche. Siamo però nella condizione di poterle mettere in buca quasi tutte nel giro di poco tempo... e vincere la partita”.

di Francesco Storai