MONTECATINI - Lavori alle Leopoldine che sarebbero potuti riprendere da febbraio e innalzamento dei costi dovuti a nuove richieste partite dalle Terme nel 2010-11. Sono due dei più importanti punti sottolineati dall'ormai ex amministratore unico delle Terme Fabrizio Raffaelli, che ha anche querelato il responsabile della delibera regionale in cui si avanzavano pesanti critiche al suo operato in azienda.

Raffaelli ha prima parlato del bilancio della società, che nel 2014 ha chiuso in negativo per 711mila euro, poi rivelato che il 24 novembre era tutto pronto per la firtma del nuovo mutuio con le banche finanziatrici, ma che la Regione ha improvvisamente bloccato tutto.

Poi ha svelato un altro retroscena: tra il 2010 e il 2011 le Terme (e non Fuksas, quindi) hanno chiesto sostanziali modifiche al progetto Leopoldine (con l'acqua termale che dalla sola vasca interna venne estesa a tutto il complesso), tanto che i costi sono esponenzialmente aumentati.

Ma ha anche dettio che, dopo attente valutazioni, i fondi per coprire il cantiere e realizzare almeno piscina, spogliatoi e servizi, c'erano. Ed era anche pronto per essere formato il nuovo mutuo con le banche. A febbraio si sarebbero riaperti i cancelli per far posto a ruspe e operai. Ma tutto è stato bloccato.