Apprendo con piacere che a Pescia si torna a parlare dei temi dello sport, che è si è continuato a praticare con passione negli anni, e della sana alimentazione.
A questo proposito, vorrei lasciare un contributo sul tema della dieta mediterranea.
Le potenzialità alimentari (varietà di prodotti alimentari salutari) che contribuiscono all’ alimentazione conosciuti nel mondo come dieta mediterranea sono insite nella nostra italianità.
Essa è il regime di vita e di abitudini consolidate nei secoli caratterizzato dal consumo di prodotti specifici ( cereali, legumi, ortaggi, frutta fresca o secca, olio d’oliva), dall’uso moderato di carni bianche, rosse, pesce, uova, latticini e vino, dalle seguenti caratteristiche nutrizionali: proprietà antiossidanti, basso contenuto di acidi saturi, presenza di carboidrati e fibra e comprensivo degli aspetti relazionali del pasto in comune.
Il termine dieta mediterranea nasce dagli studi di un biologo americano, Ancel Keys che fece degli studi negli anni 50 sulle malattie cardiovascolari nel Sud Italia, in Grecia, in Finlandia, in Giappone , in Ex –Yugoslavia, Olanda ed Usa. Keys, stabilì una relazione tra tali malattie e una dieta priva di prodotti vegetali ed olio d’oliva.
Si deve ad Ancel Keys la famosa piramide alimentare con frutta e verdura alla base e grassi alimentari in cima.
Si deve all’Unesco, poi, l’iscrizione della dieta mediterranea nella lista del Patrimonio culturale immateriale dell’umanità.
Per le riviste specialistiche si tratta de ” il riconoscimento di un modello di vita caratterizzato da un mix di cultura, natura, tradizioni enogastronomiche e processi produttivi”.
Degno di nota è il ruolo della rete di contadini custodi della biodiversità, grazie a culture ed allevamenti in loco che conservano il patrimonio genetico di piante ed animali e la cultura e le tradizioni locali.
Oggi si parla di mediterranean life style, di modello mediterraneo perché fin dai tempi degli antichi romani, del mare nostrum, unisce i popoli ed i territori bagnati dal Mar Mediterraneo.
Per cui è evidente, che recuperare lo stile di vita dei nostri nonni è importante non solo per una vita longeva,ma anche per difendere le nostre tradizioni.