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PESCIA
Mefit, Adesso Pescia: "Se rappresentanza è tecnica si scelga uno del settore, se è politica Fi è inopportuna"

21/12/2015 - 16:19

Adesso Pescia replica agli amministratori del Mefit.

"Prendiamo spunto dalla replica dei vertici dell’azienda Mefit, al nostro precedente intervento sul tema Comicent e floricoltura, per fare alcune precisazione a nostro avviso molto utili anche in vista del consiglio comunale convocato ad hoc, in modo che tutti insieme facciamo un ripasso della situazione.


Con delibera della giunta regionale n. 1257 del 22 dicembra 2014 la Regione prorogava, ancora per un anno fino al 31/12/2015, la disponibilità della struttura del mercato dei fiori affinchè il comune attraverso il Mefit potesse esercitarvi l’attività di mercato floricolo; nelle more di questa proroga veniva richiesto al comune stesso di aggiornare e integrare il  piano di recupero a suo tempo presentato per la valorizzazione della struttura in quanto ritenuto non più idoneo. I termini per presentazione del nuovo piano (31/07/2015) sono stati disattesi e a tuttoggi niente è stato presentato in Regione.


La cosa è abbastanza grave se si pensa che l’amministrazione comunale con delibera di giunta n 342 del 16/dic 2014 aveva appunto preso impegno formale di presentare entro il termine suddetto gli aggiornamenti e le integrazioni al vecchio progetto di recupero; con la stessa delibera la giunta comunale confermava la volontà di accettare il trasferimento della proprietà del Comicent dalla Regione, già a suo tempo deciso dall’amministrazione Marchi con delibera del consiglio comunale n. 20 del 31 marzo 2010. 


Quindi siamo in questa situazione: la Regione entro fine anno deve decidere se confermare l’utilizzo del mercato al Comune.


Come detto in diverse riunioni politiche succedutesi in questi giorni dai nostri amministratori comunali (e francamente ci appare molto strano che i vertici del Mefit non siano a conoscenza di questi passaggi, visto che il loro  contatto con il sindaco è “costante”) la Regione ha intenzione di prorogare ancora l’utilizzo con alcune prescrizioni che derivano soprattutto dalle inadempienze del comune e dalla conseguente incertezza latente che regna sulla struttura, la quale ha bisogno di milioni di investimenti per essere riqualificata e in più ha la proprietà in una fase di limbo per cui è della regione ma la regione stessa vorrebbe passarla il più presto possibile al Comune.


Una delle prescrizioni parrebbe essere quella di valutare l’opportunità di trasferire, nel prossimo futuro, l’attività di mercato in altro loco, si parla di una tensostruttura sia per ragioni di sicurezza che per ragioni di praticità economica.


Se i vertici del Mefit non conoscono la natura di questo dibattito tra la Regione e il Comune, ripetiamo, la cosa ci pare strana e grave. Ci auguriamo che i dettagli di quanto sopra vengano dati dal sindaco nel prossimo consiglio comunale.


In attesa di scoprire l’arcano non è un mistero la posizione che questa associazione ha sempre avuto in materia: noi siamo perché il Comicent rimanga di proprietà della Regione e essa ci investa per farlo diventare una struttura polifunzionale a servizio del florovivaismo nell’ambito di un progetto di rilancio complessivo del settore, che trovi linee di indirizzo e risorse a cura del governo regionale;  anche per questo ci appare un errore strategico aver confermato nel 2014 la volontà di accettare il trasferimento del bene: una maniera per sollevare la Regione dai suoi doveri di ente titolare della programmazione del settore. Quindi figuriamoci se pensiamo che il Comicent vada chiuso.


Detto questo confermiamo a nostro avviso l’opportunità di mettere in liquidazione il Mefit che è un ente strumentale del Comune e in quanto tale può continuare a svolgere l’attività come unità organizzativa  del Comune stesso senza che questo cambi assolutamente niente nel momento che alla fine la responsabilità economica e patrimoniale è riconducibile al Comune.


Se invece vogliamo tenerlo in piedi allora è bene fare un ragionamento sulla sua rappresentatività. Sulle capacità manageriali parlano a nostro avviso i  fatti, i numeri e i giudizi degli operatori che lavorano al mercato; sulla parte della rappresentanza istituzionale vorremmo avanzare una valutazione chiara: se questa rappresentanza deve essere di natura tecnica allora è bene scegliere subito dal 1/1/2016 un tecnico del settore che magari sia veramente  rappresentativo di chi  opera dentro  Comicent; se deve essere politica ci appare molto inopportuno confermarci un rappresentante di Forza Italia che ha avuto negli ultimi anni varie responsabilità di governo cittadino dagli esiti francamente poco produttivi".

Fonte: Adesso Pescia
 
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22/12/2015 - 13:38

AUTORE:
ManolaM.

Le questioni "di campanile" sono importanti, ma hanno avuto fin troppo spazio.
Allora, vorrei mettere in evidenza altri aspetti sulla vicenda Comicent.
Un'interrogativo è questo:si considera sempre la commercializzazione del fiore servizio pubblico?. Se sì, c'è da definire in tempi stretti secondo quale forma giuridica si può gestire, perchè si tratta d'attività economica soggetta, fra l'altro, al principio del pareggio di bilancio.
Per quanto concerne, gli obiettivi e le azioni da intraprendere per il potenziamento economico e produttivo del settore florovivaistico e per preservarne il patrimonio, sono note e sono contenute nel piano nazionale del settore florovivaistico.
Chiediamoci, allora, se nel nostro distretto ci sia da stimolare la competitività e l'innovazione con la creazione di reti d'imprese, se la formazione sia abbastanza e a che punto sono i progetti di filiera per la competitività, la ricerca e l'innovazione delle nostre aziende.