L'esponente socialista Raffaele Mallardo (alle ultime elezioni comunali candidato in una lista a sostegno di Giuseppe Bellandi, poi passato in Forza Italia) interviene sulla figura di Bettino Craxi.

"Domani sarò ad Hammamet. A sedici anni dalla morte, nonostante il fango e la macchina dell’oblio, la figura di Bettino Craxi non accenna a sbiadire ed a lasciarsi mettere da parte . 

E‘ un privilegio che spetta a pochi, soprattutto in presenza di una narrazione ufficiale ostile e palesemente faziosa, ma il fascino politico dell’ultimo grande leader del socialismo italiano sta proprio nella sua capacità di non farsi oscurare : accade, anzi , che il paragone con certi politici contemporanei restituisca a Craxi quell’autorevolezza e quella dignità  che per troppo tempo si è preteso di negare.

Così, non sorprende che le iniziative della fondazione intitolata a suo nome, voluta e diretta dalla passione della figlia Stefania , non siano più la testimonianza dell’affetto e del rimpianto di un gruppo di fedelissimi ,sopravvissuti alla gogna mediatica di quello che fu il Psi, ma abbiano ormai un’eco ed una forza che va oltre il rimpianto e la nostalgia: accade infatti che le celebrazioni previste ad Hammamet  fra il 22 ed il 24 gennaio, a 16 anni dalla scomparsa di Bettino Craxi, stiano ricevendo un’attenzione nuova,  soprattutto perché molta opinione pubblica, nonostante la cappa mediatica che ha preteso di oscurare la verità storica e processuale, sta imparando a guardare a Tangentopoli ed ai suoi protagonisti con occhi diversi e vuole sapere.

Fra costoro, soprattutto, spiccano i giovani, quelli che Craxi non l’hanno conosciuto e che si sono accostati alla politica con la voglia di conoscere le cose e la storia di questo Paese senza farsi bere il cervello dalla narrazione di regime.

Quando rifletto su questi punti, non posso non pensare al mio paese,  in qualità di esponente di Forza Italia, ma di anima socialista, in questi giorni sarò ad Hammamet a portare il saluto e la testimonianza  di Montecatini Terme e di un bel gruppo di vecchi e nuovi amici e militanti: la mia presenza, come quella di altri giovani come me, è il segnale che la cappa di menzogna non può durare per sempre e che la macchia dell’esilio di Craxi e della sua lezione politica  può ancora essere lavata.

Montecatini Terme, porterà il suo garofano rosso. Ne ha bisogno la verità, ma ne ha bisogno soprattutto il Paese".