Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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Visto che molti ex amministratori si sbilanciano in disquisizioni qualunquiste e faziose, vediamo come doveva essere affrontasta la possibile chiusura per sanare quel sito franoso.
Iniziando dalle imprese .....
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PIEVE A NIEVOLE
Raddoppio, comitati del territorio di Montecatini e Pieve accusano: "Manca coordinamento tra i comuni interessati"

28/5/2016 - 16:18

Comunicato stampa a cura del comitato “Montecatiniunasola” e "Territorio di Pieve a Nievole”: “Apprendiamo dalla stampa che l’esito dell’incontro dei deputati locali accompagnati dal sindaco di Pieve a Nievole è stato negativo. Lo immaginavamo, visto che niente è stato fatto nel corso di questo anno per migliorare il progetto. Anche la petizione sottoscritta da 537 cittadini è stata completamente ignorata. L’unica azione da parte dell’amministrazione comunale di Pieve, Sindaco in primis, è stata ed è la ricerca continua e costante di “giustificare” il progetto della nuova viabilità, prima addossando le responsabilità sulle amministrazioni precedenti, subito dopo dichiarandosi consenziente. Questa mancanza di considerazione e di attenzione offende il buon senso e l’educazione civica di migliaia di Cittadini considerati nella circostanza, sudditi invece che elettori.
Con l’occasione possiamo solo rilevare, di nuovo, che questi incontri sembrano dettati dalla paura del popolo, della gente che finalmente si ribella ad un modo di amministrare il territorio orientato più alla valorizzazione di interessi privati, di pochi, che all’interesse della collettività, fosse anche, come in questo caso, la strenua difesa del progetto sbagliato di RFI.
Il sindaco Bellandi 15 giorni fa è stato a Roma ad incontrare RFI e a seguire la sindaca Diolaiuti che, nonostante difenda ostinatamente e strenuamente il progetto ha invece incontrato il viceministro. Non sembra chiaro in particolare per Pieve a Nievole cos’hanno chiesto, non è dato saperlo!
Noi vogliamo sottolineare che questi comportamenti denotano l’incapacità di avere una visione del territorio unitaria tesa alla difesa dei territori e delle popolazioni locali che ovviamente non possono essere limitate ai confini comunali.
Invitiamo i nostri amministratori a guardarsi d’intorno e lavorare all’interesse di tutti e soprattutto “spalancare” gli occhi sulle scelte sbagliate come il mancato coordinamento dei comuni interessati dal raddoppio e all’assurdità di avere avviato i lavori di un’opera così importante senza avere mai informato i cittadini, in particolare quelli interessati agli espropri e alle demolizioni. Come se non bastasse, quando questi ultimi si sono rivolti al sindaco e agli uffici comunali di Serravalle e Pieve a Nievole, si sono scontrati con un muro di reticenza e di omertà; alla faccia dell’amministrazione trasparente.
Noi stessi del comitato Montecatiniunasola abbiamo contattato regione e RFI e abbiamo trovato omertà e supponenza, abbiamo inoltrato una lettera all’autorità per la partecipazione e non abbiamo avuto ancora nessun riscontro.
A questo punto la domanda è una sola: i nostri sindaci e il governatore Rossi chi rappresentano?
 
Vogliamo evidenziare ancora che il comitato di Montecatini non “trema” all’eventualità di un diniego da parte di RFI alla realizzazione della sopraelevata, non è un problema di un gruppo di persone è tutta la città che deve tremare perché la soluzione cosiddetta “a raso” sarà la pietra tombale del prestigio delle attività commerciali e quello definitivo del termalismo. Non c’è da essere orgogliosi dell’immagine su Montecatini nel film di Virzì perché alla bellezza e decadenza del Tettuccio (si vedono chiaramente gli affreschi deteriorati della cupola!!) si è affiancato la decadenza umana di una città che non riesce più a tenere fede al suo passato e forse neanche al suo presente.
 
Per quanto riguarda Pieve a Nievole la problematica non è legata solo alla divisione definitiva del territorio ma alla caparbia volontà degli amministratori di continuare a difendere un’opera, non solo sbagliata dal punto di vista urbanistico e viario ma estremamente pericolosa dal punto di vista idraulico. Quest’opera costerà alla collettività sicuramente molto di più di quanto risulta dall’appalto in quanto la ditta esecutrice verosimilmente, viste la presenza costante d’acqua, presenterà moltissime riserve che faranno lievitare i costi.
I Comitati invitano i comuni, la regione e RFI a realizzare una variante al progetto: la sopraelevata per entrambi i comuni. Il tempo non manca in quanto la nuova galleria non sarà completata primi di tre/quattro anni, ma almeno evitare il sottopasso pericoloso semplicemente spostandolo eseguendo, un varco che non vada sotto terra.
E gli altri sindaci cosa stanno facendo? Il treno interessa anche i territori di Massa e Cozzile, Buggiano, Pescia….. si sono coordinati? Hanno coinvolto i cittadini del territorio che amministrano?
Il sindaco Bellandi ha affermato che, in quanto sindaco, non porterà la sua idea su quella che sarà la richiesta della soluzione, porterà le idee dei suoi cittadini, perché come ha recentemente dichiarato: "DECIDERA' IL POPOLO SOVRANO !" 
Che sia questa l'unica strada da seguire e che sia da monito per tutti i sindaci che amministrano senza tenere conto del volere dei cittadini e senza coordinarsi con i comuni limitrofi.”
 
Il Comitato Montecatiniunasola
Il Comitato per il Territorio di Pieve a Nievole


 

 
 
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4/6/2016 - 11:57

AUTORE:
Ben-ito

Lei, signor PIO, non sa neanche di che parla.

3/6/2016 - 15:47

AUTORE:
DR PAOLO DISARPI

Mi rivolgo ai vari comitati:
Ora basta! Non se ne può più di sentire questi discorsi insulsi e stupidi su un tema importante come i trasporti in Valdinievole.
Sono un ricercatore universitario di 37 anni alla Normale di Pisa e da 12 anni faccio su e giù dalla valdinievole, parto a buio e torno a buio, devo cambiare 3 mezzi (un autobus e due treni) e MAI, DICO MAI, sono arrivato in orario.
L'attuale linea ferroviaria ha bisogno di essere ammodernata, e servono treni veloci per andare a lavorare, non solo in giro o al mare, e molti pendolari come me rischiano richiami disciplinari quotidianamente per colpa dei ritardi dovuti a una linea che non basta più a contenere le esigenze dei viaggiatori e ai passaggi a livello che, inevitabilmente, rallentano i percorsi.
Tutti i pendolari aspettano un intervento come il raddoppio come manna dal cielo per migliorare la vita lavorativa, ma anche lo stile di vita personale; noi passiamo 2 ore di tempo fermi alle stazioni, due ore di tempo al giorno sottratte alla famiglia, allo sport e al benessere.
E' chiaro che ai comitati e a certi gruppi dirigenti non interessa nulla del raddoppio: vi siete mai spostati in treno? Avete mai provato cosa significa per un anziano dover assistere un parente all'ospedale di Pescia e non avere un mezzo con cui raggiungerlo? Sono ore, giorni, mesi di vita persi per una discussione su questioni di lana caprina.
Dunque, se, come leggo, il percorso viene da lontano e la soprelevazione, per questioni geografiche e territoriali è impossibile, che sia accantonata una volta per tutte quest'idea, e che venga fatto al più presto il raddoppio che migliaia di pendolari aspettano da anni. Continuare a piccarsi su singole posizioni non fa altro che ritardare un'opera di cui non possiamo più fare a meno.
Ma chi si occupa di turismo non se ne rende conto? Gli albergatori, gli esercenti, gli immobiliaristi, si parla di impatto ambientale e poi si vogliono fare ferrovie a 10 metri di altezza, con muri e campate, in un luogo fortemente storicizzato come la valdinievole.
Cerchi ognuno di fare il proprio lavoro pensando al bene della collettività, non di pochi; anche noi pendolari vorremmo fare bene il nostro lavoro, se ci verrà concesso.
FACCIAMOLA FINITA UNA VOLTA PER TUTTE.

29/5/2016 - 0:15

AUTORE:
PIO DI PARDO

Uzzano, avete dimenticato Uzzano. Sarebbe interessante sapere come la pensa Uzzano visto che ha la ferrovia inchiodata su ambo i lati da condomini e altri immobili. Ma credete veramente che il raddoppio possa essere personalizzato comune per comune? Ma vogliamo scherzare? Ma che siamo al luna park? Se cercate su internet vedrete che gli accordi a suo tempo assunti da tutti i comuni interessati dal raddoppio (primi anni 2000), ne prevedevano la realizzazione a raso per tutta la tratta, come è ovvio che sia. Più tardi poi ne fu valutato l'interramento solo per certi territori. Se a suo tempo non fu presa in considerazione la sopra elevata, può darsi che ci fossero oggettivi motivi tecnici? Che dite? Aspettavano noi "ingegneri della domenica", per fare un'ipotesi del genere e addirittura a macchia di leopardo come la si pretenderebbe? Semmai tutti i comuni interessati dal raddoppio, indipendentemente che si trovino nel I' o nel II' lotto, potrebbero fare squadra per ottenere maggiori opere compensative di viabilità, rispetto a quelle già previste nei progetti. Potrebbe essere proprio questa l'occasione giusta per risolvere gli annosi problemi di viabilità in Valdinievole che aspettano da anni una soluzione. Ecco, questa sarebbe una mossa intelligente e davvero rispettosa dei bisogni del territorio che insieme al raddoppio, darebbe nuova linfa vitale in un'area vasta e produrrebbe i suoi effetti anche oltre. Smettiamola di perdere tempo con queste guerre di quartiere, perché di questo si tratta e cominciamo, anche se tardivamente un percorso veramente costruttivo.