Nei giorni scorsi uomini della Polizia, nel corso del quotidiano pattugliamento delle vie del centro termale di Montecatini, venivano avvicinati da un uomo anziano, il quale, in evidente stato di agitazione, riferiva agli Agenti che poco prima, mentre si trovava seduto su una panchina all’interno di un parco, era stato avvicinato da tre giovani ragazze che gli avevano sottratto una collana in oro, scappando immediatamente.

Subito dopo gli operatori, acquisite le prime notizie utili all’identificazione, si mettevano alla ricerca delle giovani nelle zone circostanti. Successivamente l’anziana vittima, in sede di denuncia, raccontava che mentre si trovava seduto su una panchina sita nel parco comunale adiacente gli stabilimenti termali di Montecatini Terme, veniva avvicinato da tre ragazze giovani ben vestite dall’apparente età di 20/25 anni.

Una delle tre ragazze, si avvicinava inizialmente con fare gentile ma, subito dopo, nell’atto di salutarlo lo cingeva forte, bloccandogli mani e collo per impedirgli ogni tipo di reazione; l’altra si poneva alle sue spalle e, mentre l’uomo cercasse di divincolarsi, s’impossessava repentinamente e con abilità della collana, aiutata anche dalla terza che gli si posizionava davanti, distraendolo e circuendolo con proposte oscene. Il malcapitato, rintronato e disorientato, non riusciva ad impedire l’azione, e non poteva che constatare con rammarico di aver perduto un oggetto di ingente valore sia economico che affettivo.
La successiva attività investigativa, grazie soprattutto alla sempre preziosa collaborazione della vittima e dei testimoni oculari del fatto, permetteva a questa Squadra di Polizia Giudiziaria di identificare due delle tre donne concorsuali autrici della rapina, ipotesi investigativa che veniva avvalorata dalla conferma da parte dell’anziana vittima in sede di riconoscimento fotografico. Le due donne, di cui una minorenne di anni 17 e l’altra di anni 21, di origine rom residenti in Pistoia, pluripregiudicate per reati simili, venivano deferite alla Procura ordinaria ed a quella per i Minorenni, mentre sono ancora in corso approfondimenti al fine di identificare anche il terzo soggetto.
La nota tecnica messa a segno dalla compagine criminale è particolarmente insidiosa in quanto sfrutta la vulnerabilità delle vittime, in genere persone anziane indifese, che vengono poste in stato di soggezione sia fisica che psicologica.
Pertanto, si invitano i cittadini a prestare attenzione ed a segnalare attraverso il numero di emergenza e soccorso pubblico 113 anche un minimo sospetto per consentire al personale di Polizia di intervenire tempestivamente al fine di impedire la consumazione dei reati e l’assicurazione dei responsabili alla Giustizia.