Dopo i 6 punti e 6 rimbalzi nel match di esordio in maglia Estra Pistoia Basket 2000, per Derek Cooke Jr sono giorni importanti per conoscere al meglio l’ambiente biancorosso, entrare nei meccanismi di squadra sul campo e nell’alchimia di spogliatoio.
Secondo weekend 2025 e Silvano Fedi subito in grande spolvero, con due vittorie e ottime prove degli atleti/e scesi in gara.
Salto a due mercoledì alle 20.30 al Pala Tagliate.
Nonostante il freddo, circa trecento podisti hanno dato vita alla trentaseiesima edizione della "Scarpinata di’ granocchio", gara podistica sulla distanza di km 13,200 e ludico motorio di km 10, organizzata dalla società Podistica Aglianese e il circolino Arci.
Nemmeno a Trieste l’Estra Pistoia Basket 2000 riesce a invertire la rotta e ritrovare quella vittoria che manca da inizio novembre e incamera, nella 15° giornata di Lba, la nona sconfitta consecutiva.
Basket Femminile Pontedera - Acqua dell'elba Nico Basket 42-63
Quello che sotto l’albero di Natale era un semplice biglietto di auguri, e di regalo, decisamente particolare si è trasformato in un’esperienza unica domenica scorsa, in occasione della 14° giornata di Lba 2024/25 tra Estra Pistoia Basket e EA7 Armani Milano.
Il lungo weekend dell’Epifania ha riportato in campo i ragazzi del settore giovanile di Pistoia Basket Junior.
Venerdì 17 gennaio alle 16.30 sarà inaugurata la mostra “I Regi ospedali del Ceppo”.
"Raccontami un libro", di Ilaria Cecchi.
Non è facile rappresentare la vita di un santo vissuto quasi mille anni fa e su cui gli scritti certo non abbondano. È ancora più difficile creare uno spettacolo teatrale che riesca a centrare, in poco più di due ore, il messaggio del santo stesso e la sua contemporaneità. Non è facile, ma si può affermare senza incertezze che la parrocchia di Altopascio, con il musical “Allucio”, ci è riuscita.
Si badi bene all’espressione utilizzata: non alcuni parrocchiani, ma la parrocchia. Più di cento figuranti sul palco dello storico teatro Pacini di Pescia, altrettante persone coinvolte più o meno direttamente nelle attività di supporto e promozione dell’evento.
Oltre a questi dati che restituiscono l’immagine di una comunità intera che si impegna per un fine comune, è proprio il fine a dover essere sottolineato: restituire una immagine il più fedele possibile della vita di sant’Allucio, uomo di fede che dalla campagna della Valdinievole (Campugliano nello specifico) ha saputo diventare un punto di riferimento per tutti coloro che incontrava, fossero essi pellegrini, malati, poveri o persone in cerca di Dio.
Si spiegano in questa ottica gli studi storici condotti da più di un anno sulla sua figura e l’utilizzo di filmati girati nel circondario come sfondo per la rappresentazione.
La vicenda si snoda su tre archi temporali, con un ideale viaggio nel tempo che porta tre ragazzi di oggi nel XIV secolo, ossia circa duecento anni dopo la morte di Allucio. Tra canti, balli e i monologhi nel volgare proto-italiano del Trecento di un saltimbanco e della sua allegra compagnia sono state raccontate le gesta del santo, uomo mite noto come il “santo dell’accoglienza” in virtù dell’apertura con cui si relazionava a ogni uomo.
Il vescovo Filippini, che ha presenziato assieme a numerosi parroci della diocesi e alle autorità altopascesi e pesciatine alla prima delle due rappresentazioni portate in scena nello scorso weekend (12 e 13 ottobre), ha sottolineato al termine dello spettacolo come ci fossero solamente tre parole da dire: «grazie, grazie, grazie».
I ringraziamenti sono stati estesi da Francesco Nuti, giovane saltimbanco, al parroco di Altopascio, don Bruno De Rosa, che si è interessato in prima persona al musical, nonché al regista, Marco Palai, e a tutti coloro che hanno collaborato nelle varie mansioni in modo da garantire una perfetta riuscita.
Da fruitore dello spettacolo, anche chi scrive si associa a sua eccellenza e all’assessore alla cultura Guidi, nel dare il giusto tributo a un evento che ha messo al centro un uomo che, come da etimologia del nome e sempre attingendo alle parole di Filippini, «attira a sé» non per vanagloria, bensì per un riflesso della bellezza di cui era stato inondato.
di Alessio Minicozzi