Due vittorie e tre sconfitte nel bilancio dell’ultimo weekend del Pistoia Basket Junior.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 annuncia di aver raggiunto un accordo fino al 30 giugno 2025 con l’ala Maurice Kemp Junior. Il giocatore indosserà la maglia numero 9.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l’ala americana Elijah Childs.
Dal 21 al 24 novembre va in scena la prima tappa della fase eliminatoria della Ibsa NextGen Cup 2025.
Le statistiche rappresentano gli ingredienti dei record e ogni primato dà vita a tantissime curiosità.
As Estra Pistoia Basket 2000 comunica che, in occasione dell’ultima assemblea del consiglio di amministrazione del club, è stato ratificato l’ingresso di una quinta persona che ricoprirà il ruolo di consigliere.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con il pivot Luka Brajkovic.
As Estra Pistoia Basket 2000 è lieta di annunciare la firma dell’accordo, fino al 30 giugno 2025, con l’ala/pivot americana, con passaporto lettone, Andrew Smith.
L'ex vicesindaco Daniela Belliti interviene sul bilancio di metà mandato della giunta Tomasi.
"Di tutto il dibattito aperto sul governo del territorio, compreso i plagi e le procedure ballerine, quello che non si evidenzia abbastanza è che dal 27 novembre a Pistoia non si può fare più nulla. Sono infatti scattate le misure di salvaguardia dovute a un regolamento urbanistico scaduto, e nessun avvio del procedimento approvato.
In due anni e mezzo la giunta Tomasi ha: buttato all’aria l’accordo del Ceppo (ora, appunto, fermo), snaturato la variante Pallavicini, prorogato illegittimamente il piano attuativo ex-Breda (nel mentre la prima asta è andata deserta), approvata una variante in via Ciampi contro il parere dei cittadini lì residenti, e copiato in peggio la variante al Regolamento urbanistico. Ecco il bilancio di metà mandato di Tomasi.
Con questo fardello del blocco urbanistico sulle spalle, la giunta Tomasi ha tuttavia promosso un convegno a settembre senza proposte su cui avviare la discussione, e ha aperto una consultazione pubblica, anch’essa priva di linee guida. L’unico atto che abbiamo reperito è una delibera di giunta (giunta, non consiglio, ovvero una delibera sottratta dal dibattito pubblico cittadino) del 30 ottobre 2019 “Obiettivi e indirizzi dell’amministrazione comunale per la pianificazione territoriale e il governo del territorio”, il cui contenuto è assai generico nei suoi indirizzi, salvo introdurre qua e là delle pillole insidiose.
Ecco alcuni esempi: 1) si dice di condividere l’obiettivo di “riduzione del consumo di suolo”, ma poi si dice che è necessaria “una revisione delle aree di frangia urbana … e si potrà supporre l’utilizzo del meccanismo dei crediti edilizi e dello spostamento di volumi”: cioè, tradotto, aumento delle capacità edificatorie; 2) nell’ambito del territorio rurale si apre a nuovi ambiti “per lo sviluppo di funzioni specifiche (come ad esempio nuovi insediamenti industriali e/o impianti sportivi)”: passaggio oscuro, che traduco anche qui come nuova cementificazione; 3) Pistoia è definita “città dell’arte e del commercio”, e come promozione territoriale si propone di “valorizzare” alcune aree: giardino zoologico, ex Cespevi, il “contiguo parco nell’ex campo di volo” ecc. ecc. Ancora, in cosa consiste la “valorizzazione”, se non in nuovi indici edificatori nelle aree verdi della città?; 4) quando viene richiamata l’area del Ceppo si dice: “la nuova pianificazione dovrà garantire un’ampia e consapevole partecipazione (sic!) per definire i destini dell’area del Ceppo (quando? tra quanti anni, ormai, visto il blocco urbanistico sine die?) – liberata dalla ingombrante presenza del padiglione nuove degenze”: e questo è falso, perché il nuovo accordo di programma non prevede affatto la liberazione, ma la demolizione e ricostruzione fino agli stessi volumi attuali.
Bilancio di metà mandato: siamo di fronte a un’amministrazione incapace di affrontare le vere priorità cittadine, pronta a rispondere soltanto a interessi di parte, e reticente sugli obiettivi. La città non può stare a guardare".