In piena notte, giunge al numero 112 della Centrale Operativa dei Carabinieri di Pistoia una richiesta di aiuto per una furiosa lite tra familiari in una casa colonica ubicata nel comune di Agliana.

Un intervento apparentemente routinario per i colleghi della Stazione di Agliana che in pochissimo tempo raggiungono l’abitazione isolata nella tranquilla periferia della cittadina, vicino al fiume Brana. Ai militari, improvvisamente, si presenta una scena piuttosto delicata: un giovane barricato in casa che urla: “AIUTATEMI, AIUTATEMI … PER FAVORE…AIUTATEMI”., e all’esterno un’anziana coppia che bracca un altro uomo vistosamente agitato ed a torso nudo.

E’ in quel momento che i militari, intuita la gravità della situazione, richiedono il supporto di un altro equipaggio della Sezione Radiomobile dei Carabinieri di Pistoia, in perlustrazione nei pressi di quell’’abitazione per prevenire eventuali reati contro il patrimonio, in particolare furti in danno di ville o aziende isolate.

Ottenuti i rinforzi, con non poca difficoltà, i militari ricostruiscono che, poco prima, per futili motivi legati con molta probabilità ad abuso di sostanze alcoliche, si era accesa una furiosa lite tra due fratelli italiani, rispettivamente di anni 45 e 38: il più anziano, nella corte privata della loro casa, brandendo una cintura in pelle inseguiva il proprio fratello con l’intento di colpirlo, proferendogli, nel contempo, preoccupanti minacce di morte. Solo l’intervento dei Carabinieri ha scongiurato un possibile tragico epilogo.

Il quarantacinquenne, nonostante i ripetuti inviti a calmarsi, si scagliava anche contro i militari delle due pattuglie che, a quel punto, vistisi strattonati e minacciati, decidevano di bloccarlo ed immobilizzarlo, preservando così la sua integrità ed incolumità fisica, in attesa che la “sbornia” passasse.

Successivamente, gli anziani genitori confermeranno a “malincuore” ai militari che tra i loro due figli, occasionalmente e per futili motivi legati ad un eccessivo uso di alcolici, si accendono violente discussioni che, forse per fortuna, non erano mai degenerate in tragici eventi.

L’uomo, operaio edile, per la condotta posta in essere nei confronti dei militari intervenuti è stato dichiarato in stato di arresto e, qualche ora dopo, condotto davanti al giudice del Tribunale di Pistoia che convalidava l’arresto, applicandogli la misura cautelare dell’obbligo di firma, tre volte al giorno, davanti ai Carabinieri di Agliana.