Nei giorni scorsi Elena Calabria, vicepresidente di Cna Toscana Centro, ha dato una simbolica "tirata d'orecchie" ai vari candidati alle prossime regionali del 20 e 21 settembre. Secondo Calabria, infatti, nel dibattito e nei programmi annunciati dagli esponenti manca quello sull'economia. 

"L'appello di Calabria mi trova d'accordo - dichiara il candidato al consiglio regionale Marco Niccolai (Pd) - visto che stiamo attraversando una fase delicatissima dal punto di vista economico. Ed è di vitale importanza che i candidati spieghino le loro idee in merito.

Per quanto mi riguarda, credo fermamente che il mio impegno per uno sviluppo massiccio della viabilità, sia legato mani e piedi allo sviluppo economico del territorio. Una provincia più collegata e accessibile, è una provincia più attrattiva per le imprese. Basti pensare al lavoro che abbiamo fatto in questi anni sui progetti per la variante di Castelmartini, e per collegare in maniera più diretta l'area industriale di Quarrata con il casello di Prato Ovest. 

Per risolvere i problemi legati alla recessione c'è un'unica formula: investimenti pubblici. E non solo su grandi opere: i Comuni, le Province, e le Regioni devono essere messi nelle condizioni di realizzare piani di piccole opere, come le manutenzioni delle strade e delle scuole. La legge regionale sugli appalti che abbiamo approvato nel 2019 ha previsto una riserva per il 50% per le imprese operanti in Toscana: un'opportunità che le stazioni appaltanti possono sfruttare. 

In questo senso, sarà di vitale importanza un pieno di impiego razionale per i fondi europei del Recovery Fund. Già da alcuni mesi mi sono mobilitato, insieme ad alcuni colleghi consiglieri del Pd, per spingere la Regione a pressare il governo: una parte sostanziosa di quei contributi devono necessariamente essere impiegati per questo tipo di investimenti pubblici ed in particolare per gli investimenti sulla manutenzione straordinaria e ordinaria della viabilità locale. 

Altra questione è lanciare un piano per l'edilizia sociale, che avrebbe un impatto economico diretto. 

In una fase economica di forte recessione è il pubblico che deve fare il primo passo, con una dose massiccia di investimenti, così da ridare fiducia agli investitori privati e rilanciare i consumi interni. Le risorse europee ci daranno questa opportunità e non possiamo assolutamente perderla".