L'associazione "In the name of love" promuove su Facebook una raccolta fondi online lanciata dalle scuole per sostenere la famiglia di Romulo, rider montecatinese morto tragicamente il 30 gennaio. L'associazione chiede a tutti i contatti di aiutare questa famiglia attraverso questa importante iniziativa delle scuole.

"La morte di Romulo Sta Ana, il rider montecatinese investito da un'auto sabato 30 gennaio 2021, è una tragedia che accende un riflettore, l’ennesimo, sulla gravissima situazione economica di molti lavoratori del turismo e dell’accoglienza.

Romulo aveva lavorato in albergo, ma con l’emergenza Covid-19, come si sa, quasi tutti gli hotel sono chiusi. Per questo, si era adattato a fare il fattorino, portando da mangiare alle persone che ordinano cibo con un’applicazione. Un’attività che fruttava pochi euro al giorno, e che solo da un anno circa ha ottenuto una tutela assicurativa pari a quella prevista per i lavoratori dipendenti, nonostante che il rider sia considerato un autonomo.

A questo punto è importante che la sua venga riconosciuta come morte sul lavoro, perché la famiglia, la moglie Leanne, disoccupata, e i tre figli, possano usufruire di questa tutela.

I tempi però potrebbero non essere brevissimi, e intanto qui c’è la possibilità di dare un aiuto subito a una famiglia in serie difficoltà economiche attraverso la raccolta Facebook dell’associazione I Aid Madagascar Onlus. È molto importante farlo, ognuno secondo le proprie possibilità, e farlo presto".

Il Movimento 5 Stelle si unisce alla raccolta fondi per Romulo Sta Ana, il rider montecatinese rimasto vittima di un incidente stradale sabato 30 gennaio sulla rotonda di via Camporcioni, con € 900 raccolti tra i vari MeetUp della Valdinievole. "Una somma che auspichiamo possa dare un po' di tranquillità alla famiglia per superare questo difficile momento. Il M5S continuerà la propria lotta politica per il riconoscimento di reali diritti per quelle categorie di lavoratori non adeguatamente tutelate in termini di sicurezza e remunerazione, come i cosiddetti rider".