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Iniziando dalle imprese .....
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MONTECATINI
Raddoppio ferrovia, M5S: "Dalla giunta nessuna linea da seguire e l'epilogo si chiama nuovi muri"

11/2/2021 - 18:32

Il Movimento 5 Stelle interviene sul raddoppio della ferrovia.

 

"Quello che è uscito dall’ultimo consiglio comunale riguardo l’argomento del raddoppio ferroviario è assolutamente insensato: l’amministrazione comunale non ha una linea definita da seguire e non ce l’ha perché non si è interessata al problema in modo concreto e scientifico.


Si sta lasciando andare il tema, come amministrazioni limitrofe hanno fatto prima di loro, nella speranza che alla fine non succederà niente ma l’epilogo lo hanno vissuto i cittadini di Pieve e si chiama muri.

Ciò che viene negato con evidente malafede è che qualsiasi soluzione “a raso” comporterà l’innalzamento di muri alti oltre 7 m e l’effetto visivo, percettivo e sociale di questa soluzione è già stato studiato con metodo universitario ed è catastrofico per la città. In consiglio e sui giornali invece, chi dovrebbe avere l’impegno di lottare per il bene del territorio, continua a scherzare e a preoccuparsi solo della propria immagine e di quella del proprio partito.

L’ideologia del nulla governa questa città. Non soltanto, sembra che la volontà di un singolo partito (la Lega) sia condizionante per le altre forze di maggioranza, talmente forte da andare a smentire l’indirizzo unanime che fu preso un anno fa in consiglio comunale. Il problema è che le argomentazioni della Lega si basano su dati irreali e riflessioni già ampiamente smentite.

Un comportamento tanto inaccettabile quanto pericoloso, perché il problema incombe sulla testa di tutti i montecatinesi ed il sindaco, insieme alla maggioranza, deve farsi portavoce degli interessi dei cittadini e difenderli in ogni sede; qui invece si è deciso di fare il contrario: la maggioranza ha optato per il no ad un ruolo attivo del Comune, sia per quanto riguarda la progettazione, sia per quanto riguarda la partecipazione di tutti i comitati cittadini.

Questa paura o incapacità di affrontare il problema comporterà lo stesso epilogo che si è avuto con Alia per la gestione rifiuti: sarà Ferrovie dello Stato a decidere per la città di Montecatini, senza alcuna visione futura né condizionalità a favore del territorio.

Oggi più che mai Montecatini ha bisogno di essere amministrata, ha bisogno di decisioni forti e ben definite; purtroppo, ancora una volta siamo di fronte all’ennesima riprova che questa maggioranza non ha né la forza né le idee per soddisfare tale necessità".

 

Sul tema interviene anche il comitato "Paesaggi urbani" (si legga l'allegato Pdf qua sotto), che ci invia anche l'immagine che pubblichiamo.



Fonte: Movimento 5 Stelle
 
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12/2/2021 - 11:30

AUTORE:
valdemaro

L’esempio di sopraelevata portato alla luce del dibattito dal gruppo spontaneo “Paesaggi urbani” dimostra il salto qualitativo che una certa visionarietà architettonica può regalare alle soluzioni da mettere sul tavolo, a prescindere dal contesto urbano in cui va ad inserirsi, certamente nella foto assai diverso dalla strettoia che trova in città specie fra via Tripoli e la ex Lazzi. Un ottimo esempio, a mio avviso, e non mi interessa qui immaginarne il costo, sicuramente inferiore comunque ai danni diretti e indiretti che pioverebbero altrimenti su mezza città (e forse su tutta la città) come illustrato anche in consiglio da Siliana Biagini.
Personalmente sono da sempre più radicale sul caso specifico tagliando alla radice il problema architettonico e quindi sotterrando treno e connessi con ogni loro effetto inquinante –acustico ed elettromagnetico – al fine di eliminare alla vista non tanto il treno in sé, visto il recente miglioramento tipologico del parco mezzi, quanto il significato divisivo che a livello urbano manterrebbe anche una struttura sopraelevata, pur fantastica che sia. Penso cioè che socialmente è l’ora di cancellare alcune impostazioni urbanistiche delineate all’inizio dello sviluppo capitalistico della città, (v. Pietro Grocco “Ancora sul programma di Montecatini” Firenze 1902 Orbene, fate, o Montecatinesi, che i nuovi fabbricati vostri non si estendano in là della via ferrata verso il padule, per quanto questo sia abbastanza lontano e destinato a risanamento, ma in opposta direzione.), visto che poi le cose sono andate in un'altra maniera, ma è rimasta una forte cicatrice non solo fisica, di classe, diciamolo pure. Ricucire bene è il nostro compito di oggi.
La citazione suddetta mi serve anche a far capire che nel mio metodo di studio e di lavoro non è ammesso il “si dice, corre voce” per cui non accetto, e non capisco l’atteggiamento diffuso anche in consiglio comunale, di abbandono dell’ipotesi di interramento priva di qualsiasi appoggio scientifico sull’impossibilità derivata dalle condizioni idrogeologiche. L’intervento conclusivo di Gabbani ha messo in luce anche in consiglio questa carenza, ignorata da altri consiglieri, ai quali serve per andare verso altre desiderata. Se ci sono studi in proposito, come qualcuno ha scritto, devono saltare fuori ed essere valutati pubblicamente, ne va della validità scientifica e amministrativa, valore cui si riferisce anche il consigliere Magnani nel suo intervento.
Sembra esserci ancora tempo e io lo userò chiedendo gli studi agli atti ( ma i consiglieri farebbero molto prima), e visto che l’interramento rimane soluzione largamente condivisibile spero di non rimanere isolato, anche se, a scanso di equivoci, il singolo è costituzionalmente tutelato in primis al pari di formazioni sociali e partiti (cfr. art 2), altrimenti il ruolo che ho svolto nel dibattito cittadino da quarant’anni non avrebbe fondamento. Non è così: p. es., se si apre un tavolo tecnico, lo si fa nel rispetto delle prerogative costituzionali di ognuno.

12/2/2021 - 5:28

AUTORE:
Luca

Condivido l'articolo e purtroppo mi fa rabbia vedere l'incompetenza della quasi totale giunta sulle urgenze della mia città,a cose normali dovevano essere già partiti i lavori sulla gestione raddoppio cittadina ed invece il Sindaco lo vedo impegnato sullo stile e su otufeet comunale . Concludo con il paradosso. Abito in via Sardegna(la strada più dissestata della provincia)l'hanno chiusa un mese non per tagliare la totalità dei pini marini che come noto rovinano le strade oltre ad essere pericolosi,ma per fare l'ennesima ma traccia stradale!!!!!!!!