Melani (Pistoia in Azione): "Da Sabato 27 Febbraio purtroppo la zona rossa incomberà di nuovo su tutti i pistoiesi, su di loro, sulle loro attività e sul loro stile di vita. D’altronde era inevitabile dato l’80% di incremento dei casi Covid a settimana (il più alto d’Italia).
 
Leggiamo cose che non ci piacciono, come il violento accanimento sul Sindaco Tomasi.
Dare dell’ assoluto incapace, dell’irresponsabile o utilizzare anche termini meno consoni ad un dibattito educato e civile è qualcosa che a Pistoia in Azione non appartiene e non apparterrà mai.
 
La colpa se la nostra città ricadrà nuovamente in questo incubo non è certo di una persona sola, ma ricade sulle teste di molti. Sicuramente c’è stato, fin dai primi bagliori di “zona gialla” a Gennaio, un’incapacità comunale nel gestire questa emergenza. Ma vediamo di cosa si parla:

Mancanza di comunicazione: sia il Sindaco che tutta la giunta comunale non sono riusciti ad essere efficienti sotto questo aspetto. Sì, perché il cittadino va educato, il cittadino va accompagnato durante tutto questo processo che ha stravolto la vita a tutti noi. Sono venuti a mancare i giusti toni e i giusti messaggi. Nemmeno un video o un appello pubblico alla ragionevolezza. Tutt’altro, è stato un via libera, un “bomba libera tutti”, una “corsa allo shopping”. Poi è facile dare la colpa agli anziani o ai giovani “spritz-muniti”.

Mercato mal gestito: Un punto delicato, critico e doloroso ma di necessario dibattito, il mercato a Pistoia. A partire da metà Dicembre abbiamo assistito ad una forte ripresa delle attività nel nostro centro storico, una breve ripartenza che ha fatto piacere a tutti noi. Rivedere le strade affollate, le vetrine illuminate e sentire le voci degli ambulanti, è stato sicuramente un tuffo in quella normalità ormai lontana. Purtroppo però non sono stati evitati gli assembramenti. Strade fin troppo piccole come via degli Orafi completamente stracolme e piazze piene. Spostare il mercato in zone più ampie della città era troppo complesso forse? Perché non sono stati favorite aree come quelle attorno allo stadio, piazza Oplà o simili? Perché il centro storico è stato trattato come un acquario sovrappopolato? Perché si è ridotto tutto ad un “mercato si, mercato no”? Un mercato fatto come si deve ad esempio non era contemplabile?

Controlli inesistenti: A poco sono servite le scarne dichiarazioni del Sindaco sulla presenza delle forze dell’ordine, i pistoiesi se ne sono accorti, non c’era nessuno. Una totale mancanza di controllo, una noncuranza preoccupante ed a tratti anche irritante poiché lesiva della salute stessa del cittadino. Le attività devono riprendere, gli artigiani, i commercianti e tutte le imprese devono lavorare, ma in sicurezza. Una sicurezza che non vuol dire togliere la possibilità di fatturato ma garantire rispetto civico e permettere un corretto proseguimento delle attività nel tempo e non con un andamento singhiozzante.
 
Questi sono i 3 punti principali che ci sentiamo di sottolineare.
Adesso bisognerà di nuovo rimboccarsi le maniche, rispettare le regole come abbiamo sempre fatto e stringere i denti, ancora e ancora.
 
Un forte abbraccio va a tutte quelle categorie sovra citate che attraversano momenti veramente complessi e che necessitano di tutto l’aiuto possibile, di ristori e di serietà da parte del Comune.
 
Aspettiamo il 7 Marzo e che la pazienza sia con noi".