Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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Rispondo al lettore che ha pubblicato il suo punto di vista in merito al camioncino dei panini . Io penso che volevano semplicemente dare un servizio alle persone che uscendo dalla discoteca possono avere .....
RALLY

Il pilota portacolori di Motor Zone Asd, infatti, è stato fermato da un problema tecnico accusato, in avvio del secondo giorno, dalla Hyundai i20 NG Rally2 di Friulmotor, che condivideva con Paolo Garavaldi.

BASKET

Momento di presentazione alla stampa e alla città per il neo-acquisto dell’Estra Pistoia Basket, Andrew Smith (che indosserà la maglia numero 21), che ha fatto il suo debutto nell’amichevole di sabato scorso a Castellarano contro la Pallacanestro Reggiana.

BASKET

Il movimento del basket femminile legato al mondo Pistoia Basket è in continua evoluzione e, soprattutto, in grande crescita.

RALLY

Pavel Group ha di nuovo piazzato le proprie vetture ai vertici. Nel fine settimana appena passato è toccato al Rally Nazionale di Taormina, gara nazionale assai partecipata e ricca di contenuti, dove la squadra ha ribadito il proprio ruolo di protagonista in Sicilia.

RALLY

Si è conclusa con un risultato altamente soddisfacente, la stagione agonistica di Mattia Giannini e Roberta Papini.

PODISMO

Settimane di grande impegno per la Silvano Fedi, impegnata sia in gara che in campo organizzativo.

RALLY

L’ultimo dei tre appuntamenti, il Rally Città di Pistoia, ha chiuso l’annata con grande soddisfazione, dopo le dispute dei rallies “Valdinievole” e “Abeti”.

PODISMO

Nonostante la concomitanza con la Firenze Marathon un buon numero di partecipanti ha preso parte all’edizione numero 31 del ‘’Trofeo Contea delle Cerbaie’’.

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Nel 2024 ricorre il 50° anniversario dalla scomparsa del professor Scalabrino, medico e fondatore dell’Accademia d’arte.

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CALCIO
I 90 anni di Romolo Tuci, arancione 344 volte

14/4/2021 - 17:51

Il 13 aprile scorso Romolo Tuci ha spento 90 candeline. Per i più giovani, questo nome dal sapore arcaico forse non significa nulla. I più attempati, invece, lo ricordano con affetto, magari col soprannome di ‘Cagnolo’, affibbiatogli poiché, da bambino, seguiva la sua amatissima nonna come un docile cagnolino. 

 

Tuci, stopper vecchio stile di un calcio che non esiste più, ha vestito per ben 14 stagioni di fila la maglia della Pistoiese a cavallo fra gli anni ’50 e ’60 risultando, per moltissimi anni, il giocatore con più presenze in maglia arancione. Per ben 344 volte il mitico Cagnolo vestì la maglia della Pistoiese, fissando un record che solo molti anni dopo fu infranto da Bellini.

 

Allora, gli arancioni giocavano nell’impianto di Monte Uliveto, e oscillavano fra onesti campionati in serie D e altrettanto combattuti tornei di serie C. La rivalità col Prato era (come oggi..) sentitissima e, per un brutto scherzo del destino, fu proprio un incontro con i lanieri a decretare, in pratica, la fine della  carriera agonistica di Cagnolo.

 

“Era il 1965 – ci dice il nipote Alberto Tuci – e gli incontri con il Prato erano i più seguiti del campionato. Accadde che un allora giovane Ilario Castagner (il futuro allenatore, di Milan, Inter e Perugia), nel tentativo di colpire la palla in rovesciata, colpì invece la faccia di mio zio, procurandogli una ferita in pieno volto che necessitò ben venti punti di sutura. La foto che lo ritrae mentre viene portato via a braccio, esanime e con il volto sanguinante, commosse tutti gli sportivi d’Italia”.

 

Per rimettersi in sesto, gli occorsero parecchie settimane. Inoltre, quel terribile scontro di gioco, non lo minò solo nel fisico, ma anche nell’animo. “Quando si rimise dall’infortunio – prosegue il nipote – capì che il fisico e lo spirito agonistico non erano più quelli di prima. Giocò qualche altra partita, per poi abbandonare l’attività agonistica, senza voler più rientrare nel mondo del calcio”.

 

Da vero anti-eroe, Cagnolo si ritirò nell’anonimato di un onesto lavoro al Dazio, per poi passare in seguito alle dipendenze del Comune di Pistoia. Appese le scarpette al chiodo, volle troncare totalmente col mondo del calcio anche perché lui, spirito libero, mal si adattava alle imposizioni che il calcio moderno gli avrebbe imposto. Dopo molti anni, iniziò a dare una mano allo staff tecnico dell’Avanguardia, ritrovando nei giovani calciatori in erba quel profumo di calcio antico che, il logorio della vita moderna, aveva definitivamente cancellato.

 

di Giancarlo Fioretti

 
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