MONTECATINI

L’IDEALE sarebbe cambiare partner bancario, in ogni caso la rinegoziazione del mutuo contratto dalle Terme con Bnl rappresenta comunque uno sblocco per procedere con il piano industriale, in primo luogo con la conclusione delle piscine Leopoldine.
 Questo in sintesi il pensiero trasversale dei consiglieri montecatinesi, che mercoledì hanno discusso fino a tarda notte in assemblea. Il nuovo accordo con Bnl consentirà una riduzione delle percentuali delle vendite degli immobili da restituire subito alle banche e di rimandare il pagamento di una parte non ancora versata.

Sulle linee di indirizzo della proposta di variazioni, però, c’è stato scontro frontale sulla proposta di due emendamenti.

 La proposta presentata dal Pdl di emendare la delibera sugli indirizzi da emanare al sindaco per autorizzare le Terme a ratificare la ricontrattazione del mutuo del 30 dicembre 2008, dopo aver registrato il parere favorevole del vicesindaco Fanucci, è stata stoppata dal Pd.

La proposta del Pdl era in sostanza per una apertura agli investitori privati. E cioè: adoperarsi fin da subito per aprire trattative esplorative «con soggetti nazionali e internazionali di indiscussa fama e prestigio che potrebbero essere interessati a forme di partnerschip per la gestione, la compartecipazione al capitale sociale o entrambe».

 Franco Pazzaglini capogruppo di maggioranza ha illustrato una controproposta alla quale ha aderito Moreno Mencarelli (Riformisti - Amo Montecatini), Si trattava di una proposta più vaga rispetto a quella di Sensi. 
«Studiare tutte le possibilità di assetto societario». La seconda proposta, alla fine, è passata a maggioranza con i voti favorevoli del centrosinistra, di Mencarelli e l’astensione del primo cittadino.