Pubblichiamo una nota congiunta di Movimento 5 Stelle, Sinistra Civica Ecologista, Possibile e Verdi - Europa Verde sul percorso politico in vista delle prossime elezioni comunali.

"Abbiamo letto sulla stampa le dichiarazioni del nuovo “polo centrista” e in particolare le parole con cui Azione ha chiarito che “sui veti non torniamo indietro”.

Una posizione che non ci stupisce e che ha il merito della chiarezza. Come partiti progressisti ed ecologisti siamo stati i primi, l'estate scorsa, a proporre un tavolo di coalizione per confrontarsi su soluzioni unitarie. E già ad ottobre, dopo la prima riunione, era arrivato da parte di Italia Viva e Azione un veto assoluto e irreversibile nei nostri confronti. Oggi ne comprendiamo anche le ragioni, visti gli intenti programmatici espressi dai “centristi”.

Leggiamo, infatti, della volontà di “aziendalizzare” tutto: dai servizi pubblici locali ai servizi socio-sanitari, alla cultura. L’esatto opposto, quindi, di quanto indicato nel nostro documento programmatico, presentato nelle scorse settimane e che anche il Pd ha detto di condividere.

Piegare le politiche pubbliche alla logica aziendalistica significa inseguire un’idea di efficienza vecchia di trent'anni e che produce solo più disuguaglianze. Come ha dimostrato anche la pandemia.

Quello che serve è rimettere al centro le persone e i territori. Vale per l’organizzazione dei servizi socio-sanitari territoriali come per la gestione dell'acqua, dei rifiuti e dell'energia. Realizzare servizi che siano liberi da logiche di profitto, privatizzazione e di accentramento. Incardinati sulla gestione e il ruolo del pubblico. Con il primo e unico obiettivo di raggiungere tutti i cittadini, a prescindere dalle loro condizioni economico-sociali e dal fatto di vivere al centro del capoluogo di Regione o in un'area periferica del nostro comune.

A stupirci, invece, sono le dichiarazioni della consigliera Bonacchi (Pistoia Città di tutti) sulla sua partecipazione alle riunioni della coalizione progressista. Noi non l'abbiamo mai vista (pur avendo auspicato la partecipazione sia sua che dei socialisti). O abbiamo sbagliato tavolo o vuol dire che ci sono stati in questi mesi fin troppi tavoli e troppe ambiguità.

In ogni caso, è evidente che il tempo è scaduto. Abbiamo rispettato i passaggi interni al Partito Democratico ma adesso servono risposte. In questi giorni abbiamo ribadito la nostra volontà di costruire un’ampia coalizione progressista e di confrontarci sui programmi. E abbiamo avanzato riservatamente al Pd, per provare a sbloccare la situazione, proposte su criteri e metodo per individuare unitariamente un candidato o una candidata sindaco per la città.

È ancora possibile riuscirci. Ci aspettiamo una scelta politica definitiva da parte del Pd e ci auguriamo che sia all'insegna dell'unità e della coerenza con i presupposti programmatici e valoriali sui quali abbiamo proposto il confronto in queste settimane".