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Passata e' la tempesta ,
Odo augelli far festa. . . -

No invece non odo piu' niente .

Che fine hanno fatto i kilometrici pipponi?

In redazione e' tornata la pace ? Vi siete chiariti ?

Gabriele .....
PODISMO

Si è svolta a Lucciano, frazione del comune di Quarrata la veterana delle gare podistiche della provincia di Pistoia e cioè la ‘’Sgambata delle 2 Torri’’ giunta alla quarantunesima edizione.

ATLETICA

Negli ultimi tempi ha messo assieme 2 medaglie d’oro nei 200 metri e 400m e una d’argento nei 100m M85 ai Campionati Italiani Fidal.

BASKET

Fabo Herons Montecatini ha il piacere di annunciare di aver firmato con contratto biennale il giovane talento argentino, ma di formazione cestistica italiana, Tomas Fernandez Lang.

IPPICA

Il primo sabato di luglio all’Ippodromo Snai Sesana di Montecatini Terme ha regalato, a oltre mille spettatori, non solo lo spettacolo del trotto con le sette prove in pista in un programma griffato Euroedil e valido come 7^ giornata stagionale, ma anche a bordo pista grazie.

BASKET

A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver firmato un accordo, di durata annuale, con l’ala Maverick Rowan.

BASKET

Fabo Herons Montecatini comunica con grande soddisfazione che il campo di gioco per il campionato di Serie B nazionale 2024-25 sarà il PalaTagliate di Lucca, vista l'indisponibilità del Palaterme per i lavori di manutenzione straordinaria.

HOCKEY

Reduce da una stagione da montagne russe, partita con la dolorosa rinuncia alla Serie A maschile, Riccardo Fedi dà uno sguardo generale alla stagione della propria società.

IPPICA

A Montecatini Terme l’Ippodromo Snai Sesana ha acceso i motori per il mese di luglio con la prima riunione che porta agli appuntamenti più importanti e a una continua festa all’interno dell’impianto dedicata alla cittadinanza.

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Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi.

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Il 30 giugno, sull’Appennino Pistoiese, riapre al pubblico Oca Oasy contemporary art and architecture.

Ferragosto nella valle
quanto caldo che mi assale.

La grande .....
ZODIACO
di Sissy Raffaelli

Oroscopo luglio 2024.

IL SEGNO DEL MESE
di Sissy Raffaelli

Segno del mese.

Se avete Perdite occulte sulle vostre tubazioni, abbiamo sempre .....
L'agenzia formativa e per il lavoro Cescot Pistoia ricerca addetto/ .....
MONTAGNA
Concluso Made in P(i)T, il progetto integrato territoriale alta montagna pistoiese

21/6/2022 - 14:26

Se la montagna non va… ci perdono tutti: ambiente, futuro, cittadini, flora e fauna. Occorre una visione d’insieme per vincere la sfida della vita ad alta quota. “Perché la mucca al pascolo all’aperto non è solo una pennellata bucolica in un paesaggio bello - spiega Francesco Ciarrocchi, direttore di Coldiretti Pistoia -, ma ha una valenza economica e sociale da preservare, ed è uno dei presupposti perché si invertano le dinamiche demografiche: la montagna vive se è abitata, portando benefici anche a valle. E per favorire lo sviluppo, occorre riconoscere che l’utilità prodotta alla collettività dagli agricoltori va oltre la produzione di ottimo cibo”.
 
Da questo è partito il Progetto integrato territoriale (Pit) Alta Montagna Pistoiese, ovvero made in P(i)T: con al centro la valenza multifunzionale degli agricoltori, insieme ad istituzioni ed università coordinati da Coldiretti. Ed è andato oltre, producendo consapevolezza e opere tangibili, che sono state presentate in un convegno a Gavinana, dove tra testimonianze in video o in presenza i protagonisti hanno descritto la loro esperienza (vai al video completo dell’evento: https://accorcia.to/2n3c). Presenti tra gli altri il direttore di Coldiretti Pistoia, Francesco Ciarrocchi, e Marco Niccolai, presidente della commissione aree interne della Toscana, che ha concluso i lavori.


Made in P(i)T ha dato l’opportunità di realizzare investimenti migliorativi ed integrati con il territorio finanziati nell’ambito del Psr 2014-2020 della Regione Toscana, oltre 1 milione di euro gli investimenti complessivi, e che ha avuto come protagoniste le aziende dell’alta montagna pistoiese, i dipartimenti di zootecnia e di economia agraria della Scuola di Agraria dell’Università di Firenze, l’Unione dei Comuni dell’Appennino Pistoiese, il Consorzio di Bonifica Toscana Nord e Coldiretti Pistoia, con la sua società di servizi Impresa Verde. Coinvolti territori dei comuni di Abetone Cutigliano e di San Marcello Piteglio tra i 322 e i 1.937 metri sul livello del mare. 
 
Tanti gli interventi realizzati grazie a made in P(i)T. Opere di tutela idrogeologica, tutela e ripristino del paesaggio, abbeveratoi, sentieri e tanto altro all’insegna della sostenibilità economica e ambientale in montagna. Un ruolo con utilità immediata l’hanno avuto le recinzioni. “Che bello poter raccogliere quello che si è seminato”, spiega una produttrice partecipante al Pit. In totale sono stati posizionati 20 chilometri di reti che preservano pascoli, colture, mucche e greggi dai danni causati dall’eccesso di animali selvatici, cinghiali in particolare. Le reti sono una chiave delle lettura dello spirito complessivo del progetto: si tratta di interventi onerosi, che l’azienda agricola spesso non riesce a sostenere. E senza questa tutela, si riduce la produzione:  perché non si può seminare patate, che poi vengono mangiate dai cinghiali; non si può veder rovinato il raccolto di fieno che serve per alimentare le mucche; non si può tenere le pecore al pascolo con rischio costante che vengano predate. Insomma non si può lavorare e perderci. Meglio rinunciare a coltivare ed allevare, con conseguente abbandono di territorio, perdita di reddito e di vita in montagna.


E quindi, “occorre riconoscere il valore delle esternalità prodotte dalle aziende agricole, a vantaggio della collettività”, spiega Gabriele Scozzafava dell’università di Firenze. Ed è qui che intervengono i finanziamenti della Regione. Finanziando quegli interventi che il privato non riesce a coprire, perché la vendita dei prodotti non compensa i costi.


Soprattutto se, come è stato ‘studiato’ dai ricercatori dell’università di Firenze, in collaborazione con le aziende, le recinzioni ‘del P(i)T non impattano sul paesaggio. Sono perfettamente integrate col contesto naturale (sono reti bifase: a maglia larga, tipologia "da pecore" nella parte alta ed elettrosaldate nella parte a contatto col terreno), come spiegano le linee guida realizzate grazie al Pit ed esposte dal professor Riccardo Bozzi, dell’Università di Firenze. 
 
Elementi che, insieme a percorsi naturalistici per vedere faggi secolari o lungo laghetti di montagna, oltre alla redditività aziendale attraggono turisti e creano occasioni di sviluppo economico. Perché come ha raccontato uno dei protagonisti, dove va e cosa vuol vedere il visitatore in montagna? Un’azienda agricola. Che non è entità bucolica, ma generatore di benessere collettivo.

Fonte: Coldiretti
 
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