Fabo Herons Montecatini è lieta di annunciare che, a partire dalla prossima stagione sportiva 2024-25, inizierà un rapporto di collaborazione con Matteo Paganelli, psicologo dello sport, psicoterapeuta e ipnoterapeuta.
Giovedi 15 agosto si terrà il Gran Premio Città di Montecatini per cavalli di 4 anni e oltre di ogni paese (Gr.1) - Metri 1640 – Euro 121.000.
All’Ippodromo Snai Sesana di Montecatini Terme è stato un altro bel mercoledì di trotto.
Si chiude l'era di Vincenzo Italiano che ha regalato alla Viola tantissime soddisfazioni e anche qualche rammarico.
Fabo Herons Montecatini rende noto che la stagione sportiva di Serie B Nazionale 2024-25 inizierà ufficialmente domenica 18 agosto, esattamente come lo scorso anno.
Tre gare locali in settimana con podisti della Silvano Fedi sempre presenti e agguerriti.
Prosegue il momento magico di Pavel Group, che nel fine settimana scorso ha tratto il meglio possibile da due trasferte di spessore, a San Marino e a Lucca.
Appuntamento al fresco di Maresca, località nella montagna pistoiese dove si è corsa la gara podistica sulla distanza di km 10 denominata "La Marciaverde".
“Arte in paese”, evento alla seconda edizione che si terrà domenica 11 agosto a San Mommè.
Ad annunciarlo è il presidente della Fondazione nazionale Carlo Collodi, Pier Francesco Bernacchi.
Sabato 25 marzo alle ore 18, presso Lo Spazio Pistoia, via Curtatone e Montanara 20/22, Luca Buoncristiano, Federico Primosig e Ray Banhoff presentano "Si può solo dire nulla di Carmelo Bene" (Il Saggiatore, 2022, p. 1744, euro 65).
Si può solo dire nulla è la raccolta definitiva delle interviste di Carmelo Bene. Un‘opera che insegue la voce di Bene lungo quarant‘anni di carriera per restituire, attraverso le sue dichiarazioni pubbliche, l‘autobiografia impossibile di una delle figure più geniali, trasgressive, incatalogabili del Novecento.In queste interviste assistiamo a distanza ravvicinata alle molte vite artistiche di Bene e alle sue evoluzioni. Lo incontriamo appena venticinquenne mentre risponde con sfrontatezza alle accuse di oltraggio al pudore per il provocatorio Cristo ‘63. Lo ritroviamo come un alieno al Festival del cinema di Venezia a presentare il film Nostra Signora dei Turchi o sfidare a duello un critico che aveva mosso riserve contro la sua Cena delle beffe. Siamo testimoni del successo ottenuto in Francia con Sade e Romeo e Giulietta, delle sue sperimentazioni sonore – la ricerca sulla phonè – e della trasformazione dell‘attore in «macchina attoriale». Assistiamo alla lettura della Commedia di Dante in cima alla Torre degli Asinelli di fronte a più di centomila persone. Lo seguiamo mentre calca le scene di tutta Italia, illuminato dalla luce del mito, braccato da un pubblico e da una stampa che vuole penetrare il mistero di un genio e partecipare della sua aura.Con gli occhi neri come due crateri fissi sull‘intervistatore, Carmelo Bene alterna in queste pagine profezie e stroncature, anatemi e poesie, cerca l‘autopromozione con gli stessi gesti con cui fa arte, discute e litiga di immortalità e di calcio, di letteratura e oblio, di sacro e gossip, perché ogni cosa nel suo mondo è tutto e niente, esiste ma senza esistere. Per Carmelo Bene «si può solo dire nulla» perché questo è il destino di ogni discorso: tutto è sulla scena solo per essere distrutto e dimenticato per sempreIl volume è a cura di Luca Buoncristiano e Federico Primosig.
«Io sono per i corsi che non ci sono stati e per la gente che ha sempre perduto, per quella fetta di umanità che ha sempre subito la storia, senza mai farla».