Il pilota portacolori di Motor Zone Asd, infatti, è stato fermato da un problema tecnico accusato, in avvio del secondo giorno, dalla Hyundai i20 NG Rally2 di Friulmotor, che condivideva con Paolo Garavaldi.
Momento di presentazione alla stampa e alla città per il neo-acquisto dell’Estra Pistoia Basket, Andrew Smith (che indosserà la maglia numero 21), che ha fatto il suo debutto nell’amichevole di sabato scorso a Castellarano contro la Pallacanestro Reggiana.
Il movimento del basket femminile legato al mondo Pistoia Basket è in continua evoluzione e, soprattutto, in grande crescita.
Pavel Group ha di nuovo piazzato le proprie vetture ai vertici. Nel fine settimana appena passato è toccato al Rally Nazionale di Taormina, gara nazionale assai partecipata e ricca di contenuti, dove la squadra ha ribadito il proprio ruolo di protagonista in Sicilia.
Si è conclusa con un risultato altamente soddisfacente, la stagione agonistica di Mattia Giannini e Roberta Papini.
Settimane di grande impegno per la Silvano Fedi, impegnata sia in gara che in campo organizzativo.
L’ultimo dei tre appuntamenti, il Rally Città di Pistoia, ha chiuso l’annata con grande soddisfazione, dopo le dispute dei rallies “Valdinievole” e “Abeti”.
Nonostante la concomitanza con la Firenze Marathon un buon numero di partecipanti ha preso parte all’edizione numero 31 del ‘’Trofeo Contea delle Cerbaie’’.
Nel 2024 ricorre il 50° anniversario dalla scomparsa del professor Scalabrino, medico e fondatore dell’Accademia d’arte.
Raccontami un libro – Consigli di lettura di Valentina.
Ivano Bechini, di Sinistra per Lamporecchio, interviene sugli esiti (non rispettati) del referendum sull'acqua.
"Subito dopo il referendum sull’acqua con le sue percentuali travolgenti di Sì (“bulgare” si sarebbe scritto una volta) si pensava che il risultato andava applicato subito, nonostante la casta della tecnocrazia (cioè quelli che decidono con i soldi nostri, ma nessuno li ha votati) in Toscana già cominciasse a darsi da fare per annullare la volontà popolare. E, infatti, il sindaco di Lamporecchio, dopo aver sventolato la bandiera dei Sì all’acqua bene comune con tanto di foto sui giornali, alla prima occasione ha piegato la testa ai voleri della tecnocrazia (ATO 2, Acque spa) e all’assemblea del 25 luglio scorso – insieme ai sindaci della Valdinievole presenti) ha votato una deliberazione che smentisce le dichiarazioni dei giorni felici del referendum: in quella delibera c’è scritto chiaro e tondo che Acque spa può continuare ad applicare le stesse tariffe di prima e che i cittadini possono aspettare i comodi di un governo nazionale moribondo, che ha solo il pensiero di salvare dalla galera il Capo e che certo non farà nulla per rispettare il volere dei cittadini.
In pratica i sindaci (quasi tutti Pd, naturalmente) che fanno parte della assemblea dell’Autorità di Ambito Territoriale Ottimale (AATO) 2 del Basso Valdarno hanno deliberato di mantenere tutto come prima. Ma allora che l’abbiamo fatto a fare il Referendum e perché il Pd si è mosso (gli ultimi giorni a dire il vero) per far votare Sì? Lor signori sostengono che bisogna aspettare. Ma cosa? La Corte Costituzionale, nella sentenza del 12 gennaio 2011 con cui aveva dichiarato ammissibile il referendum e ne aveva chiarito i possibili effetti, ha affermato che l’eliminazione del capitale investito dal calcolo della tariffa sarebbe stato direttamente applicabile dopo la vittoria del sì.
Per altro, lo stesso parere legale a cui l’assemblea dell’AATO fa riferimento nella propria delibera ricorda la necessità di adeguarsi al risultato del referendum una volta pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Pubblicazione avvenuta il 20 luglio scorso, ossia prima dell'assemblea in questione. Qualcuno fa il furbo e allora, noi di Sinistra per Lamporecchio, abbiamo deciso di chiedere chiarezza e abbiamo presentato al consiglio comunale una mozione che impegni il sindaco Chiaramonte a richiedere una nuova convocazione dell'assemblea dell’AATO 2, con un unico punto all'ordine del giorno: l’adeguamento della tariffa del sistema idrico all'esito del referendum. In quella sede, per rispetto della volontà popolare e della legalità, chiediamo che i sindaci che si sono espressi per i 4 Sì ai referendum si facciano parte attiva per chiedere l’immediata eliminazione dalla bolletta della quota prima destinata a remunerare il capitale investito e ad applicare correttamente l’esito del voto popolare dello scorso giugno. Che faranno il sindaco e la maggioranza tutta Pd? Da che parte staranno: con i 27 milioni di Sì all’acqua bene comune o con i tecnocrati che al riparo degli sguardi di tutti gestiscono pezzi dello Stato come fossero cosa loro? E che faranno gli altri Comuni della Valdinievole e del Montalbano là dove le maggioranze sono diverse?"