Che i leader di questo gruppo paradossalmente chiamato "Amici di Montecatini" (forse il nome amici proprio perchè i residenti sono ben pochi) non abbiano accettato nessun accordo è una cosa che nessun cittadino osa mettere in dubbio, dato che abbiamo a che fare con una falange nata appositamente per fare la guerra all'ammninistrazione ed esasperare il dibattito cittadino. E la cosa più preoccupante è che probabilmente alcuni commercianti sono strumentalizzati e senza neanche rendersene conto saranno portati ad una serrata il primo giugno.
L'approccio che guida questo soggetto oltranzista è "tutto a modo nostro, fermi tutti c'è la crisi" quindi è inutile che l'amministrazione li rincorra in quanto basta parlare di ztl che alla lettera z volano i no: gli potete dare varchi, bus navetta, segnaletica luminosa dei parcheggi. La strategia è sempre quella di rilanciare, infatti ora che hanno capito che alcuni interventi saranno concretamente effettuati e che su orari e modalità di chiusura il Sindaco farà una sintesi, chiedono la costruzione di un nuovo Palazzo dei Congressi e di una nuova catena di alberghi perchè quelli che ci sono sono fatiscenti: già, talmente fatiscenti che già gira voce in città che la Medvedeva, probabimente frustrata per quello schifo della Pace, è andata al negozio Bonvicini comprando oggetti per decine di migliaia di Euro (paradossi della vita!).
Non conosco questo Nelli e non penso che sia montecatinese, ma vorrei sapere come si permette di offendere storiche famiglie di albergatori montecatinesi giudicando le loro strutture fatiscenti; vorrei sapere cosa ha fatto lui nella vita per ergersi a giudicare "invecchiata" l'immagine della nostra città per colpa di famiglie e di persone che da lui di sicuro non hanno niente da imparare, se non l'arte dell'individuazione di capri espiatori contro i quali agitare le ansie e le paure di un mondo che conosce la crisi come la stanno conoscendo tutti.
Consiglio all'amministrazione di trattare questi soggetti come rappresentanti di un movimento politico di opposizione nato ad uso e consumo di qualche "trombato"che cerca nuova gloria.
Consiglio ai rappresentanti della categoria del commercio di rimettere il loro mandato nelle mani degli iscritti in quanto, evidentemente, non più rappresentativi nelle relazioni con l'amministrazione pubblica perchè scavalcati da nuove leadership massimaliste.
Consiglio agli albergatori di non firmare nessun protocollo in quanto i punti fondamentali di quello del 2011 (come la chiusura alle 21) sono saltati grazie all'opera di individui e formazioni di commercianti formalmente costituite e non, che al di fuori di ogni accordo determinano la modifiche al lavoro di altre associazioni che, in buona fede, si rendono conto che tutti devonio fare delle rinunce quando interessi e vedute sono divergenti.
Spero per la città che interventi come questo e intenti massimalisti siano isolati dal buon senso.